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Paesaggio come Cura e Memoria: il dialogo internazionale dell’Ordine Architetti Sondrio con Paolo Bürgi

Un incontro per esplorare come gesti misurati e visioni sensibili possano rigenerare il rapporto tra comunità, territorio e paesaggio contemporaneo.

Paesaggio come Cura e Memoria: il dialogo internazionale dell’Ordine Architetti Sondrio con Paolo Bürgi

L’Ordine Architetti Sondrio presenta un importante momento di confronto sui temi dell’architettura recente e sul suo rapporto con le trasformazioni del paesaggio, affrontati secondo una prospettiva internazionale.

Appuntamento fissato per il 5 dicembre 2025 a Sondrio, dalle 18 alle 20, presso la Sala Arturo Succetti, Confartigianato Imprese | Largo dell’Artigianato 1.

Tema del talk

Come può il progetto del paesaggio riattivare il rapporto tra comunità e territorio? Dimentichiamo per un attimo le grandi opere, gli interventi invasivi e le trasformazioni spettacolari: talvolta la risposta risiede in gesti misurati, capaci di rivelare ciò che già esiste, restituendone significato e percezione. In un’epoca di sfide climatiche, demografiche e sociali, emergono esempi in cui il paesaggio diventa strumento di cura, memoria e futuro. Paolo Bürgi, tra i più autorevoli architetti paesaggisti europei, ha costruito un percorso progettuale fondato sull’essenzialità e sul dialogo emotivo con i luoghi. Bürgi ha saputo interpretare paesaggi attraverso interventi che non impongono una nuova forma, ma rivelano il senso profondo dei luoghi. Dal progetto Cardada sul Lago Maggiore, al progetto sul Monte San Michele nel Carso goriziano, fino all’Esplanade des Particules al CERN, il suo lavoro mostra come piccoli gesti, rispetto del contesto e una visione poetica del paesaggio possano generare nuove connessioni sociali e culturali. Il suo sguardo invita a ripensare il paesaggio e la montagna non solo come luogo da proteggere o valorizzare turisticamente, ma come territorio vivo, fatto di storie, relazioni e percezioni che meritano di essere ascoltate e rese visibili.

 

L’evento, in concomitanza con la serata conviviale di fine anno dell’Ordine degli Architetti di Sondrio, sarà introdotto da Carlo Ezechieli, già Consigliere dell’Ordine, con una presentazione di Cristina Tarca, Presidente dell’Ordine.

Paolo Bürgi

Paolo Bürgi (Muralto, 1947) è un architetto svizzero, considerato tra i principali architetti del paesaggio europei. Noto in particolare per interventi essenziali che rivelano con forza l’essenza del luogo, Bürgi guarda oltre i confini fisici di un sito e tiene conto della sua storia culturale e topografica. Ha ottenuto il diploma di Architetto paesaggista nel 1975 presso la Scuola d’Ingegneria di Rapperswil ed arricchito il proprio percorso formativo e progettuale attraverso diverse esperienze di lavoro, di studio e di ricerca all’estero, entrando fra l’altro in contatto con l’architetto messicano Luis Barragan, Premio Pritzker, il Nobel dell’architettura, nel 1980. Tra i suoi lavori più riconosciuti si annoverano il progetto di rivitalizzazione dell’area montana di Cardada, nei pressi di Locarno, la piazza urbana sul Lago di Costanza a Kreuzlingen e l’intervento per l’Esplanade des Particules al CERN di Ginevra. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il JMG Prize for Excellence per il Visual Resource Management (1999), il prestigioso Premio Europeo di Paesaggio Rosa Barba (Barcellona) per il progetto Cardada (2003) e il Bronze Award Die Besten 03 per Hafenplatz Kreuzlingen (2003). La sua opera è documentata in diverse pubblicazioni, tra cui la monografia “Paolo Bürgi: Landscape Architect – Discovering the (Swiss) Horizon” (Princeton Architectural Press, 2009), che testimoniano l’importanza del suo contributo alla cultura del paesaggio contemporaneo. Insieme alla sua ricerca progettuale, Bürgi è stato docente presso la University of Pennsylvania, lo IUAV di Venezia e il Politecnico di Milano.