Parco dello Stelvio su stampa internazionale per il recupero dei resti della Guerra Bianca
L'assessore Sertori: "Unicum a livello delle Alpi".
Il settore del Parco dello Stelvio gestito da Regione Lombardia è salito alla ribalta della stampa internazionale dopo la pubblicazione di un articolo del quotidiano britannico 'The Guardian' dal titolo 'Melting ice reveals first world war relics in Italian Alps' (Lo scioglimento dei ghiacci riporta alla luce resti della Prima Guerra Mondiale sulle Alpi Italiane) a firma di Angela Giuffrida.
Presidio Austro Ungarico
L'articolo descrive il rinvenimento nel 2015 di una baracca Austro-Ungarica della Prima Guerra Mondiale, collocata in una grotta artificiale sulla cima del Monte Scorluzzo (metri 3094), picco che sovrasta il Passo dello Stelvio. Si ricostruisce l'avvio del progetto di recupero sviluppato dal Parco con il Museo della Guerra Bianca di Temù, la valorizzazione e musealizzazione della baracca stessa e delle centinaia di reperti rinvenuti al suo interno, perfettamente preservati dai ghiacci. Tra questi: "letti di paglia, vestiti, lanterne, giornali, cartoline, monete, cibo in scatola e ossa di animale, svuotate del midollo".
Cambiamento climatico
L'articolo compie anche un'analisi sul cambiamento climatico che ha portato al ritrovamento di questi resti per lo scioglimento dei ghiacci e che ricorda il fenomenale ritrovamento nel 1991 di 'Ötzi', una mummia risalente a 5.300 anni fa sulla Alpi Ötztal e lo collega ai recenti ritrovamenti sullo Scorluzzo. Proprio la baracca e la caverna scavata nella roccia in cui era posta, sono oggetto di un progetto interdisciplinare e multidisciplinare coordinato dall'Università di Padova che coinvolge numerosi studiosi e che testimonia dell'evoluzione climatica in corso.
Eccezionale ritrovamento
"Il clamore suscitato dall'articolo e la diffusione della notizia a livello mondiale - commenta Massimo Sertori, assessore regionale a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni - testimoniano l'eccezionalità del ritrovamento, su cui Regione ha creduto fin da subito investendo importanti risorse in un accordo di programma con i comuni dell'Alta Valtellina per la musealizzazione dei reperti".
"È al contempo - conclude Sertori - testimonianza storica ed evidenza climatica, un unicum a livello di arco alpino".
Museo dell'ultima generazione
Questo grande lavoro di recupero "verrà esibito come detto in un museo in apertura nella città lombarda di Bormio nel 2022". Sarà un museo di ultima generazione che ospiterà una completa ricostruzione della baracca dello Scorluzzo e tutte le centinaia di reperti ivi rinvenuti e recuperati grazie al finanziamento di Regione Lombardia.
Stampa internazionale
L'articolo pubblicato, dal quotidiano 'The Guardian' è stato ripreso da alcune delle maggiori te-state internazionali e versioni dello stesso sono state pubblicate in dieci lingue (Inglese, Francese, Spagnolo, Greco, Ungherese, Polacco, Olandese, Rumeno, Vietnamita, Portoghese) e continua ad attrarre crescente interesse a livello globale.