Sondrio Festival: grande successo per il primo weekend
Importante riscontro tra il pubblico.
Documentari della selezione ufficiale e film fuori concorso, sei in totale, hanno catalizzato l'attenzione del pubblico di Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, giunta alla trentottesima edizione, che ieri ha vissuto la sua terza giornata e concluso il primo dei due weekend in natura. Val di Mello, con il raduno dei climber, e Val di Togno, con la storia di una giovane coppia belga che ha rivitalizzato un rifugio abbandonato, ad aprire il pomeriggio, tartarughe verdi, rinaturalizzazione e lupi a chiuderlo, prima della serata speciale dedicata a "La valanga azzurra".
Conversazioni
Il pomeriggio è stato aperto dalle Conversazioni con ospite Erik Viotti, il "prof di montagna" sui social, in dialogo con il geologo Vincenzo Giovine. Di professione insegnante, comunica con le nuove generazioni attraverso i social raccontando le sue esperienze e spiegando le leggi della fisica. Con "L'isola delle grandi madri", il regista Carlos Perez Romero, ha guidato gli spettatori nell'Orango Park, nella Guinea Bissau, nel cuore dell'Africa, per conoscere il luogo con la più alta concentrazione di nidi di tartarughe marine verdi. Una volta nati i piccoli devono tornare al mare affrontando pericoli, e neppure nell'acqua saranno al sicuro. I predatori sono in agguato e soltanto una piccola tartaruga su mille sopravviverà fino a diventare adulta. Si spostano furtive seguite dalla telecamera che documenta lo sforzo per lasciare la piccola isola e riprendere il mare. I due giovani registi, Giulio Ferrante e Lorenzo Caucci, naturalisti e ricercatori, sono saliti sul palco del Teatro Sociale per presentare "I colori della biodiversità nella Riserva Naturale di Monte Catillo", girato in una zona degli Appennini situata ad appena 30 chilometri dal centro di Roma, incredibilmente ricca di biodiversità, con più di 500 specie di flora. Un esempio di rinaturalizzazione del territorio che ha consentito il ritorno di specie a rischio di estinzione in un'area protetta di 1300 ettari con 33 chilometri di sentieri per fruirla. Anche il terzo documentario in programma, "Il lupo è tornato. Storie di convivenza nelle Dolomiti Bellunesi", è stato presentato dal regista. Ivan Mazzon è al suo secondo lavoro per comunicare il ritorno spontaneo del lupo, nell'ambito del progetto Life Wolfalps Eu. Grazie al monitoraggio opportunistico e sistematico, si raccolgono informazioni sulla presenza e sulla densità per favorire una convivenza tuttora difficile. Gli allevatori reagiscono alle predazioni con le proteste e ricevono recinzioni elettrificate per proteggere i loro animali.
Serata speciale
Serata speciale a Sondrio Festival per celebrare grandi campioni del passato e una disciplina sportiva della montagna: con la proiezione del film documentario "La valanga azzurra", il regista Giovanni Veronesi ha reso omaggio a una straordinaria stagione di successi rivelando la sua passione per lo sci. Un regalo al pubblico di Sondrio Festival, voluto dal Comune di Sondrio con il sostegno del Bim, introdotto dagli assessori Marcella Fratta e Michele Diasio, che hanno ricordato il concittadino Mario Cotelli, presenti in sala la moglie Giuliana Rigamonti e la figlia Marina, protagonista di quegli anni d'oro nel ruolo di commissario tecnico. Per Veronesi, regista di film di successo quali "Manuale d'amore", "Moschettieri del re" e il recente "Romeo è Giulietta", l'incursione nel documentario è innanzitutto un atto d'amore nei confronti dello sci che ha praticato da ragazzo. Il suo Caronte è il giornalista Lorenzo Fabiano. Uno dopo l'altro, nel racconto di Veronesi, sfilano sciatori e tecnici, immagini d'epoca e vecchie interviste: dalla Trafoi di Gustav Thoeni alla Salice d'Ulzio di Piero Gros. Una staffetta dalle due Coppe del Mondo del primo a quella del secondo, vinta a soli 19 anni: è la nascita della Valanga azzurra, una squadra vera in uno sport individuale. Un fenomeno che trasformerà lo sci da sport elitario a disciplina di massa, che farà nascere una vera e propria industria. Thoeni e Gros come Beatles e Rolling Stones secondo Fabiano, amici e rivali, con Paolo De Chiesa e la sua toccante storia di rinascita. E dietro di loro il bormino Oreste Peccedi, l'allenatore al quale il film è dedicato, e Cotelli, l'abile manager e organizzatore che sapeva risolvere i problemi. Il regista ha realizzato il sogno di farli sciare di nuovo insieme, Thoeni, Gros e De Chiesa, poche curve dedicate a tutti quelli che amano questo sport. Un racconto intenso ed emozionante che ha conquistato gli spettatori sondriesi, così come il dialogo a più voci che ne è seguito sul palco con Veronesi, Gros, De Chiesa, Fabiano e Chicco Cotelli, fratello di Mario e preparatore atletico. Gli ospiti si sono concessi volentieri al pubblico con Veronesi che è sceso dal palco per offrire il microfono: tante le domande su quegli anni e sullo sci di oggi.
Appuntamento a giovedì
Terminato il primo weekend, con riscontri molto positivi da un pubblico partecipe e appassionato, che coglie puntualmente le innumerevoli opportunità offerte, Sondrio Festival riprenderà giovedì 21 novembre, alle ore 20.30, con le Conversazioni e Riccardo Azzali, fisico teorico e comunicatore scientifico, fondatore di un canale social da milioni di visualizzazioni. A dialogare con lui sarà Tessa Gelisio, conduttrice e autrice televisiva, giornalista e blogger, presentatrice del secondo weekend in natura. Di seguito la proiezione di altri due documentari.
Mostra Internazionale dei Documentari
La Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi è organizzata da Assomidop, che riunisce al suo interno Comune di Sondrio, Club Alpino Italiano, Bim dell'Adda, Parco delle Orobie Valtellinesi e Parco Nazionale dello Stelvio. È presieduta dall'assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta ed è diretta da Simona Nava. Può contare sul sostegno di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Fondazione Pro Valtellina e Apf Valtellina. Gli sponsor sono Banca Popolare di Sondrio, Iperal, A2A, Acinque, Pezzini e Feval. Il programma dettagliato, la presentazione dei documentari in concorso e tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet www.sondriofestival.it.