Torna il Capolavoro per Lecco, nel segno di Michelangelo
In esposizione a Palazzo delle Paure anche una tela di Giuseppe Vermiglio e le copie in bronzo delle formelle di Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti
Inaugurata martedì 5 dicembre, al primo piano di Palazzo delle Paure (piazza XX Settembre) a Lecco l’edizione 2023 dell’evento espositivo “Capolavoro per Lecco” dal titolo “Il mistero del Padre. Il segno di Michelangelo”. La mostra presenta il disegno del Sacrificio di Isacco, realizzato da Michelangelo Buonarroti intorno al 1530, il dipinto di Giuseppe Vermiglio Sacrificio di Isacco e le copie in bronzo delle due formelle a rilievo create nel 1401 da Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti del medesimo soggetto.
Il cuore dell’evento: la centralità della paternità di Dio nel Natale
Cuore di questo evento - con il quale si intende offrire a tutti l’occasione per un incontro con il mistero della Salvezza attraverso la bellezza di un capolavoro dell’arte italiana - sarà quest’anno la riflessione sul tema della centralità della paternità di Dio nel Natale.
“Proponiamo uno sguardo nuovo sul mistero del Natale. – afferma Mons. Davide Milani, Prevosto di Lecco e presidente dell’Associazione Culturale Madonna del Rosario – Se infatti da sempre si tende a valorizzare nel mistero della nascita di Gesù la dimensione della maternità, si rischia di sottacere la figura del Padre, che invece è protagonista nel mistero dell’incarnazione”.
La riflessione prenderà spunto da un soggetto – il Sacrificio di Isacco (Genesi 22) – che fa da ponte di collegamento tra il mistero del Natale e il mistero della Pasqua: Gesù Cristo che nasce a Betlemme è il nuovo Isacco. Anche in termini artistici la vicenda di Abramo e di suo figlio Isacco è occasione pressoché unica di raffigurare un evento “contro natura” – il padre che accetta di sacrificare il figlio per volere di Dio - scongiurato dall’intervento di Dio stesso solo un istante prima della catastrofe. I drammi del padre e quello del figlio nell’interpretazione artistica si traducono in un groviglio di emozioni fortissime che si dipanano con i tempi dati dalla narrazione biblica.
“Anche quest’anno Capolavoro per Lecco ci offre l’occasione di una riflessione personale e comunitaria su un tema di grandissimo valore e straordinaria attualità, quale è quello della paternità. – sottolineano il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e la Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza – E lo fa a partire dall’opera di uno dei più grandi artisti protagonisti del Rinascimento italiano, dando vita così ad un evento espositivo capace di dare lustro e visibilità alla nostra Città. Il Comune di Lecco apre nuovamente le sue porte all’arte e al suo ampio carico di significati: Palazzo delle Paure diventerà centro dell’incontro, del dialogo, dello scambio nel segno del Buonarroti”.
Capolavoro per Lecco 2023: il disegno del Sacrificio di Isacco di Michelangelo
Il capolavoro protagonista dell’esposizione è lo straordinario disegno del Sacrificio di Isacco, realizzato da Michelangelo Buonarroti intorno al 1530, apparso un’unica volta in mostra dopo il restauro del 2017 che ha permesso di ritrovare l’immagine delineata dall’artista sul verso del foglio. Il capolavoro è custodito presso la Fondazione Casa Buonarroti (inv. 70 F), che – così come lo scorso anno era stato per i Musei Vaticani con il Beato Angelico – è partner di questa edizione di Capolavoro per Lecco, grazie alla preziosa disponibilità e collaborazione della Presidente Cristina Acidini e del Direttore Alessandro Cecchi.
Il foglio autografo di Michelangelo parte dai precedenti rinascimentali e ne amplifica la portata drammatica sia attraverso il serrato dialogo tra Abramo e l’angelo sia per mezzo della torsione dei corpi. L’opera, databile intorno al 1530, rivela una fase matura dell’attività del grande artista e sembra preannunciare il movimento tormentato del Giudizio finale nella Cappella Sistina. Il tratto avvolgente del disegno, pienamente leggibile nonostante qualche ripasso più tardo, rivela l’intrinseca qualità del segno creativo di Michelangelo.
Il foglio michelangiolesco, inoltre, risulta particolarmente importante per la presenza di un’immagine dello stesso soggetto sul verso, che solo il restauro ha permesso di ritrovare, quando nel 2017 è stato rimosso il controfondo che lo nascondeva. Il disegno scoperto sul verso è un rapido e potente schizzo a matita nera realizzato dall’artista “girando il foglio” e, attraverso l’osservazione ravvicinata di entrambe le facce, sarà possibile leggere il succedersi dei due disegni. L’immagine del Sacrificio d’Isacco non risulta essere uno studio propedeutico per la realizzazione di opere con tale soggetto, ma ciò non impedì allo schema iconografico michelangiolesco, probabilmente apprezzato per il suo potenziale drammatico, di venire ripreso dagli artisti successivi.
Le altre opere in mostra
In mostra accompagnano il disegno di Michelangelo altre tre opere di analogo soggetto: la seicentesca tela del “Sacrificio di Isacco” dipinta da Giuseppe Vermiglio e le copie in bronzo delle due formelle a rilievo create nel 1401 da Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti.
L’allestimento dell’evento espositivo è stato progettato da Susanna De Maron, Laura Polo d’Ambrosio e Giorgio Melesi per accompagnare il visitatore all’opera attraverso un percorso sviluppato nel cromatismo dello spazio espositivo. Una traccia che nei diversi “incontri” introduce da subito all’opera di Michelangelo; un “insieme” di colore (la lacca di garanza, colore che è stato scelto per esprimere la passione e l’inquietudine spirituale dell’uomo Michelangelo) solcato dalla sola luce che orienta l’incedere.
Il percorso guida il visitatore alla progressiva scoperta delle opere e lo accompagna ad una graduale immersione nella riflessione sul tema proposto, alternando momenti di racconto da parte dei ragazzi, ad altri di approfondimento e di contemplazione personale.
Il ruolo dei giovani, protagonisti di “Capolavoro per Lecco”
Anche quest’anno, infine, il progetto Capolavoro per Lecco si caratterizza per il coinvolgimento, attraverso un’esperienza formativa, di oltre 150 studenti di tutte le Scuole Superiori del territorio di Lecco in un contesto di cittadinanza attiva e di percorso di PCTO. Si tratta di un’esperienza – realizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecco - che chiede ai ragazzi di mettersi direttamente in gioco nella valorizzazione e comunicazione del patrimonio comune, considerato bene prezioso, con quattro possibili attività: accoglienza e custodia, accoglienza e guida, comunicazione digitale, espressione artistica. Il valore orientativo dell’esperienza sarà l’incontro degli studenti con gli esperti coinvolti nel progetto.