Villa Balbianello inaugura la nuova stagione turistica
Al via la stagione turistica di Villa Balbianello a Tremezzina. Per l'occasione la via che porta alla villa è stata dedicata al suo ultimo proprietario...
Villa Balbianello inaugura la stagione turistica con una via dedicata al suo ultimo proprietario.
Villa Balbianello: al via la nuova stagione
Importanti novità a Villa Balbianello a Tremezzina. Lo scorso venerdì 2 marzo infatti è stata intitolata, alla presenza del primo cittadino, la via che porta alla dimora gestita dal FAI all’ultimo suo proprietario, il conte Guido Monzino (1928-1988). La cerimonia, che ha visto i presenti anche visitare la tomba del conte, si è svolta in occasione dell’anniversario della nascita dello stesso Monzino.
Forti di questa interessante novità ma soprattutto del successo del numero di visitatori dello scorso anno (117mila persone nel 2017, è stato il bene del FAI più visitato in Italia), Villa Balbianello si appresta sabato 17 marzo ad aprire la nuova stagione turistica.
Tra i primi appuntamenti di un calendario 2018-2019 davvero molto ricco ci sono senza dubbio le Giornate del FAI di Primavera che si terranno sabato 24 e domenica 25 marzo. I giardini della dimora che affaccia sul lago di Como, insieme alla Torre del Soccorso a Ossuccio e ad altre location aperte dalla delegazione FAI di Como potranno essere visitati in queste giornate.
L’omaggio a Guido Monzino
Guido Monzino, imprenditore, collezionista e appassionato viaggiatore, dedicò gran parte della sua vita alle imprese alpinistiche e alle esplorazioni. Fu il primo a portare la bandiera italiana al Polo Nord e in cima all’Everest. Ha compiuto venti spedizioni in tutto il mondo, tra cui si ricordano la traversata delle Grandes Murailles, il Cerro Paine, la prima assoluta del Kanjut Sar.
Acquistò Villa del Balbianello nel 1974 e ne fece il rifugio dove conservare con ordine e gusto i ricordi di una vita avventurosa. Si dedicò a una completa opera di ristrutturazione, che interessò lo splendido giardino e gli edifici. Qui decise di collocare le sue numerose collezioni d’arte, l’importante biblioteca, i cimeli delle spedizioni, in particolare quelle all’Everest del 1973 e al Polo Nord, raggiunto nel 1971 con slitte trainate da cani.
Per sua volontà, alla morte nel 1988, il FAI prese in carico la rigorosa gestione della villa. Il Fondo Ambiente Italiano, oltre a dare a tutti la possibilità di visitare la nota dimora sul lago di Como, permette oggi anche di conoscere la particolare figura del suo ultimo proprietario. Nel meraviglioso giardino e negli ambienti sono infatti custoditi libri, mappe, strumenti di viaggio, arredi e preziose quanto curiose collezioni di oggetti d’arte antica e primitiva. Inoltre non manca il Museo delle Spedizioni: tutto è ancora allestito secondo il volere del conte. E per conoscerlo ancora meglio è anche possibile visionare il video “Guido Monzino: l’ultimo esploratore” di Simone Pera e Alberto Saibene, prodotto dal FAI.