Agroalimentare: nuovo corso di formazione per Tecnico Superiore

Oggi la presentazione ufficiale

Agroalimentare: nuovo corso di formazione per Tecnico Superiore
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Garantire ai giovani la possibilità di trovare un lavoro che gli permetta di rimanere nel proprio territorio. Rispondere alle esigenze delle aziende presenti in provincia che richiedono personale sempre più preparato e specializzato. Queste due le principali finalità per la quale è stato ideato il nuovo corso formativo ITS,  e intitolato “Tecnico Superiore specializzato nella valorizzazione dell'innovazione nella filiera agroalimentare, nel controllo qualità e nella gestione della produzione”.

Corso di due anni

Un percorso, voluto dalla costituenda Fondazione Istituto Tecnico Superiore per l'Innovazione del sistema agroalimentare, che se raggiungerà il numero minimo di iscritti partirà entro 2018. Venti gli allievi necessari per il corso della durata complessiva di due anni, con mille ore di formazione per ciascuna annualità. Di queste 800 saranno dedicate ad attività di tirocinio in azienda. Inoltre la metà delle ore di lezione che si svolgeranno in aula saranno tenute da docenti provenienti dal mondo del lavoro.

Progetto con molti interlocutori e partner

Molti gli interlocutori che hanno aderito all'iniziativa della quale l'Itas G. Piazzi di Sondrio è l'Ente di riferimento mentre il coordinamento è affidato a Confindustria Lecco e Sondrio. Un progetto che ha partecipato con successo ad un bando indetto da Regione Lombardia sostenuta da importanti soci fondatori, tra questi il PFP Valtellina, la Fondazione Fojanini, l'università degli studi di Milano e l'università cattolica del Sacro Cuore, la Fondazione Creval e il Distretto Agro Alimentare di qualità della Valtellina. A questi si aggiungono molte imprese e Enti Locali oltre a molte aziende che hanno garantito la loro partnership.

Miglioramento dell'offerta formativa

“Il progetto rappresenta un passo avanti significativo verso un miglioramento dell'offerta formativa rivolta ai ragazzi” ha spiegato Maurizio Gianola, dirigente scolastico dell'Itas G.Piazzi di Sondrio, durante la presentazione ufficiale. “Il nostro obbiettivo è doppio – ha aggiunto Emilio Mottolini, vice presidente di Confindustria Lecco e Sondrio – da un lato innalzare il livello delle professionalità necessarie allo sviluppo di una filiera di rilevanza centrale e, dall'altro, contribuire a trattenere i giovani talenti sul territorio dando loro prospettive nuove e stimolanti”.

Tecnico superiore nel settore agroalimentare

Per partecipare al corso servirà superare una selezione, fa sapere Giulio Sirtori, Direttore generale di Confindustria Lecco e Sondrio, “L'iscrizione è però aperta anche a studenti provenienti da fuori provincia, la professionalità che acquisita al termine del percorso di studi permetterà al tecnico superiore di operare in autonomia nel settore agroalimentare. La sua figura sarà funzionale a un miglioramento costante della produzione in senso qualitativo ed economico garantendo la sostenibilità e la eco-compatibilità delle attività industriali attraverso le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite sia in aula che durante il tirocinio, attività didattica che potrebbe trasformarsi molto probabilmente in un lavoro”.

Punto di riferimento

“Da adesso e per tutto l'anno prossimo porteremo aventi attività di promozione del corso che coinvolga i ragazzi soprattutto in termini di orientamento per il post diploma – ha aggiunto la Dottoressa Stefania Palma, responsabile dell'area risorse umane di Confindustria Lecco e Sondrio – il nostro scopo è di diventare un punto di riferimento per tutta Italia e ampliarci anno dopo anno valorizzando i ragazzi e il territorio come quello della provincia di Sondrio dove il settore agroalimentare è molto importante”.

Un miliardo di fatturato

“L'agroalimentare in Valtellina coinvolge 2600 imprese che rappresentano il 19% del totale, il loro fatturato ammonta oltre il miliardo di euro – ha concluso Marco Bonat, segretario della Camera di Commercio – un percorso formativo come questo, oltre a rispondere ad un bisogno sempre più crescente da parte del mondo del lavoro, si inserisce in un tessuto di produzione in costante crescita”.

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