Banca Popolare di Sondrio, la trimestrale è da record
La Bps nei primi tre mesi di quest’anno ha fatto registrare un utile netto pari a 145,2 milioni di euro
Un altro record. La Banca Popolare di Sondrio, nei primi tre mesi di quest’anno, ha fatto registrare un utile netto pari a 145,2 milioni di euro. E’ il dato di una trimestrale più alto di sempre.
A certificare il risultato, nella giornata di ieri, martedì 7 maggio 2024, è stato il Consiglio di Amministrazione che ha approvato il bilancio al 31 marzo e che, dopo il rinnovo di cinque amministratori, ha aggiornato la composizione del Comitato esecutivo di cui ora fanno parte: Lino Stoppani (vicepresidente), Mario Alberto Pedranzini (consigliere delegato), Federico Falck e Loretta Credaro.
Banca Popolare di Sondrio, la trimestrale è da record
Come detto, il risultato netto di periodo, positivo per 145,2 milioni, riflette il forte balzo dell’attività bancaria caratteristica i cui proventi si attestano a 373,9 milioni (+29,6% rispetto al 31 marzo 2023; margine di interesse +39% e commissioni nette +10,8%). Contribuisce al risultato complessivo pure il significativo apporto derivante dalle attività finanziarie per 36,5 milioni. I costi operativi si attestano a 150,8 milioni, in rialzo dell’11,1% e riflettono in particolare dinamiche inflazionistiche e il rinnovo del contratto di lavoro. Gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario risultano pari a 20 milioni in riduzione dai 35 milioni del periodo di confronto, in virtù del venir meno del contributo ordinario al Fondo di Risoluzione Unico, la cui dote prestabilita, come comunicato dal Single Resolution Board in data 15 febbraio, è stata raggiunta.
I ratios patrimoniali si confermano su livelli particolarmente elevati mostrando un ampio buffer rispetto ai requisiti regolamentari. I coefficienti fully loaded segnano 15,1% con riferimento al CET1 ratio e 17,9% per il Total Capital ratio.
La raccolta diretta da clientela risulta pari a 41.986 milioni, (-1% rispetto a fine 2023). La componente riveniente da investitori istituzionali risulta in incremento, da inizio anno, soprattutto grazie al collocamento di nuovi prestiti obbligazionari, in linea con quanto previsto dal piano di funding; la restante parte della raccolta diretta registra un marginale calo ascrivibile in buona parte a scelte di riallocazione compiute dalla clientela. In linea con quanto già osservato nel precedente esercizio, si conferma lo spostamento di parte della raccolta a vista verso forme tecniche con vincolo temporale.
I finanziamenti verso clientela cifrano 33.867 milioni, in riduzione (-1,8%) rispetto ai 34.480 milioni di fine 2023. Le erogazioni del periodo si sono invece attestate a circa 1,7 miliardi, in buon incremento rispetto a quelle del periodo di confronto (1,3 miliardi, +33%).
Il commento del consigliere delegato e direttore generale Pedranzini
«Il percorso di crescita intrapreso trova oggi nuova conferma negli eccellenti risultati del primo trimestre 2024, con un utile netto di oltre 145 milioni di euro, cresciuto del 53,8% - ha commentato Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale - La nostra strategia di puntare sull’attività bancaria caratteristica, innovando e diversificando al contempo il nostro modello di business, ci ha consentito di acquisire nuova clientela, guadagnare spazi di sviluppo in nuovi territori, consolidare via via la nostra posizione, dando un concreto contributo alla crescita economica dei territori serviti».
E ha aggiunto: «Premiati in termini di redditività, solidità e resilienza, rafforzati dalla bontà delle scelte compiute, confidiamo di replicare quest’anno l’ottimo risultato ottenuto nello scorso esercizio».
Pedranzini ha quindi concluso: «Nel corso della recente assemblea, azionisti strategici, istituzionali e comunità di investitori retail hanno espresso un solido assetto di governance, premessa per affrontare ogni ragionevole sfida e far evolvere il nostro modo unico di fare banca con l’obiettivo di creare valore per chi ‘gira’ intorno a noi».