Banca Popolare di Sondrio, l'utile dei primi nove mesi supera i 150 milioni di euro
Il consigliere delegato Pedranzini: "La banca continuerà a fare la propria parte al fianco di imprese e famiglie, forte di un’eccellente patrimonializzazione".
Utile che nei primi nove mesi di quest'anno supera i 150 milioni di euro, attività bancaria caratteristica che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è cresciuta di oltre il 16%. E ancora, ratios patrimoniali che si attestano su valori particolarmente elevati e oltre 4 miliardi di nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese. Senza dimenticare oltre 1,6 miliardi di acquisizioni di crediti fiscali (superbonus/sisma bonus,
ecobonus, altri bonus) e la raccolta diretta anch'essa in incremento.
E' quanto emerge, in estrema sintesi, dalla trimestrale al 30 settembre 2022 approvata oggi, martedì 8 novembre, dal Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, riunitosi sotto la presidenza di Francesco Venosta.
Banca Popolare di Sondrio, l'utile dei primi nove mesi supera i 150 milioni di euro
Entrando nei numeri, questi sono alcuni dettagli sugli indicatori economico-finanziari di maggior rilievo.
Il risultato netto di periodo, positivo per € 151,3 milioni, riflette il forte incremento dei proventi dell’attività bancaria caratteristica che si attestano a € 753,6 milioni (+16,1% rispetto al 30 settembre 2021; margine di interesse +22,3% e commissioni nette +6,8%). Esso incorpora altresì significativi oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario pari a € 43 milioni, in ulteriore incremento rispetto al periodo di confronto.
I ratios patrimoniali si attestano su livelli particolarmente elevati. Nella versione phased-in, il CET1 ratio e il Tier1 ratio si posizionano al 15,4%, mentre il Total Capital ratio risulta pari al 18%. In versione fully loaded i coefficienti sono rispettivamente pari al 15,3% e al 17,9%;
La banca si è distinta nel supporto all’economia reale dei territori presidiati con nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese pari a oltre € 4 miliardi, in crescita rispetto agli oltre € 3,3 miliardi del periodo di confronto che pure includevano “erogazioni Covid” con garanzia statale per circa € 840 milioni. I finanziamenti complessivi verso clientela si attestano a € 32,749 miliardi, in significativo incremento (+5,4%) rispetto agli € 31,059 miliardi di fine 2021.
Di rilievo l’attività di acquisizione di crediti fiscali (superbonus/sisma bonus, ecobonus, altri bonus) che ha raggiunto uno stock pari a oltre 1,6 miliardi di euro, destinato a incrementarsi in misura notevole in ragione delle operazioni attualmente oggetto di istruttoria; il contributo a conto economico ha cifrato, al 30 settembre 2022, oltre 26 milioni di euro. Tale attività, condotta dalla banca con una rigorosa verifica delle pratiche, ha pure consentito l’ampliamento della base clienti.
La raccolta diretta da clientela ammonta a € 39.958 milioni, in crescita rispetto agli € 39.304 milioni di fine 2021 (+1,7%); la raccolta indiretta si attesta a € 36.953 milioni in calo rispetto agli € 40.982 milioni di fine 2021 (-9,8%) essenzialmente per il negativo andamento dei mercati azionari e obbligazionari fin qui registrato. Il risparmio amministrato è pari a € 30.690 milioni rispetto agli € 34.185 milioni del 31 dicembre 2021 (-10,2%). Il risparmio gestito si attesta a € 6.263 milioni rispetto ai 6.796 milioni di euro di fine 2021 (-7,8%) pure impattato dal negativo effetto mercato, solo in parte controbilanciato da una raccolta netta positiva superiore ai 360 milioni di euro.
Il commento del consigliere delegato e direttore generale Pedranzini
“La performance della banca - commenta il consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini - si conferma solida nel terzo trimestre del 2022, consolidando gli ottimi risultati conseguiti nella prima parte dell’anno. Al 30 settembre, l’utile di Gruppo si attesta infatti a € 151,3 milioni. Mi preme sottolineare la crescita molto significativa – superiore al 20% – fatta registrare dal margine di interesse nel raffronto anno su anno. Tale componente beneficia del nuovo contesto di mercato, caratterizzato da tassi in rialzo, e riflette nel nostro caso la crescita degli impieghi verso la clientela, a conferma della vocazione della Banca Popolare di Sondrio, da sempre impegnata a favore dello sviluppo economico dei territori di insediamento.
“Ci confrontiamo ora con un quadro macroeconomico in peggioramento, in ragione delle tensioni geopolitiche connesse alla guerra in Ucraina e delle pressioni inflattive che rallentano consumi e investimenti delle imprese. Ne abbiamo tenuto conto, agendo in modo prudenziale sul costo del credito. La qualità degli attivi, tuttavia, non evidenzia per ora segnali significativi di deterioramento: nonostante uno shock di portata storica sul fronte dei prezzi dell’energia, il tessuto economico delle aree del Paese in cui siamo presenti sta mostrando ancora una volta una straordinaria capacità di adattamento e resilienza. La banca continuerà a fare la propria parte al fianco di imprese e famiglie, forte di un’eccellente patrimonializzazione.
Per quanto l’attuale contesto inviti alla cautela, i trend operativi sin qui osservati ci rendono fiduciosi sul conseguimento di risultati positivi pure nell’ultima parte del 2022".