Bene il turismo, il commercio soffre per l’online

In crescita le presenza e ottimo il traino dell'enogastronomia

Bene il turismo, il commercio soffre per l’online
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Il commercio soffre per l'online che mette in crisi i negozi tradizionali. Bene invece il turismo. Questo il dato che emerge dall'analisi presentata al consiglio generale dell'Unione Cts.

Il commercio soffre la concorrenza online

La presidente Loretta Credaro ha analizzato la situazione degli ultimi mesi. Sul fronte del commercio la situazione è complessa. "Ci troviamo di fronte a una trasformazione epocale di cui dobbiamo prendere coscienza per affrontare il cambiamento con serietà e spirito propositivo, interagendo il più possibile con le nuove sfide, prima fra tutte quella del mercato online - ha detto o - Un elemento dirompente, che mette in discussione la sopravvivenza stessa di tanti negozi e rischia di azzerare i primi pur timidi segnali di ripresa".

"Una vetrina che chiude è un pezzo di città che muore"

"Una vetrina che chiude è un pezzo di città che muore - ha aggiunto - Anche se non è facile, dobbiamo fare uno sforzo e trovare le risorse e gli strumenti per reagire. Non possiamo più affrontare le nostre attività con un approccio tradizionale ma dobbiamo puntare sull’innovazione, sulla formazione, sulla valorizzazione e sull’arricchimento della professionalità che contraddistingue la nostra categoria e la rende unica, trasformare i nostri negozi e renderli più accattivanti, sapere interagire con le nuove generazioni".

Positivi i dati del turismo

Se il commercio è in difficoltà, il turismo invece sorride. Dopo un buon avvio a giugno, la stagione estiva è proseguita bene anche a luglio, per poi consolidare un andamento positivo ad agosto. Il risultato è stato una crescita in termini di presenze intorno al 6%. Le migliori performance si sono registrate nel Bormiese e a Livigno.

Enogastronomia un traino importante

Anche gli eventi enogastronomici hanno ribadito la loro capacità attrattiva e il loro ruolo nel prolungare la stagione estiva fino ad autunno inoltrato. Risultati incoraggianti anche per la ristorazione, i pubblici esercizi e il comparto alimentare in tutta la Valle. Fanno eccezione le zone di Chiavenna e Campodolcino che hanno lamentato un calo in seguito alla frana. I ristoranti nelle città hanno inoltre evidenziato un aumento di stranieri, mentre pubblici esercizi e alimentari hanno segnalato una sostanziale stabilità.

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