Banca Popolare di Sondrio

Bps, la guerra fa rinviare il varo del piano industriale

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio 2021 e proporrà all’assemblea degli azionisti del 30 aprile un dividendo unitario pari a 0,20 euro.

Bps, la guerra fa rinviare il varo del piano industriale
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Dividendo unitario a 0,20 euro, assemblea degli azionisti il 30 aprile ma anche il rinvio del varo del piano industriale della Bps che era atteso per la fine di marzo. Oltre all’approvazione del bilancio consolidato 2021 con la conferma dei dati preliminari che indicavano un utile netto pari a 268,6 milioni di euro.

Bps, il CdA stabilisce un dividendo di 0,20 euro

Ieri, lunedì 21 marzo 2022, si è riunito, sotto la presidenza di Francesco Venosta e con Mario Alberto Pedranzini nel ruolo di consigliere delegato, il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Sondrio. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, quello appunto chiuso con un utile record, il più alto nella storia della banca, pari a 268,6 milioni di euro. E’ stato deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo unitario di 0,20 euro. La distribuzione ammonta a complessivi 90,677 milioni, mentre la parte restante sarà suddivisa tra riserve (121,122 milioni) e fondo di beneficenza (300mila euro).

La decisione sarà presa dall’assemblea del 30 aprile (ore 10 in unica convocazione) che anche quest’anno - tenuto conto delle misure di contenimento imposte a fronte della situazione di emergenza conseguente all’epidemia da Covid-19 e in ossequio a fondamentali principi di tutela della salute - si svolgerà senza accesso ai locali assembleari ed esclusivamente tramite il rappresentante designato. E sempre in assemblea sarà rinnovato in parte il CdA, con la nomina di cinque amministratori per il triennio 2022-2024.

La situazione internazionale e il nuovo piano industriale

Particolare attenzione da parte del CdA è stata posta alle criticità legate alla guerra russo-ucraina e al commercio internazionale.

«La Banca Popolare di Sondrio ha avviato un’attività funzionale a determinare le esposizioni dirette nei confronti di soggetti residenti in Russia e Ucraina - si legge in una nota diffusa dal CdA - Ne risulta fin qui un’esposizione creditizia diretta assai contenuta. Per le esposizioni indirette, relative a clientela operante in settori potenzialmente coinvolti nella crisi, sono in corso attività di analisi degli impatti attesi. Le esposizioni sul rischio finanziario sono al momento anch’esse soggette a monitoraggio su base giornaliera».

E dopo aver sottolineato come l’anno 2022 sia cominciato per la Bps in maniera positiva, nella nota i vertici della Popolare aggiungono: «E’ parere della banca, tuttavia, che permanga un significativo livello di incertezza associato all’evoluzione delle tensioni geopolitiche in corso, con numerosi punti di attenzione che interessano unanimemente gli istituti bancari, in particolare legati alla crescita attesa dell’economia, alla dinamica dei tassi di riferimento e degli spread governativi, al costo del rischio e all’andamento dei mercati del debito e azionari, agli indici dei prezzi. Per quanto attiene, quindi, alle proiezioni di medio periodo, in attesa di una stabilizzazione del quadro geopolitico che consenta l’elaborazione di stime più precise sull’evoluzione delle principali variabili macroeconomiche sottese agli obiettivi di redditività della banca, il Consiglio di amministrazione ha ritenuto prudente rinviare l’approvazione del nuovo piano industriale».

Quindi concludono: «Nel frattempo il Gruppo Banca Popolare di Sondrio, pur presentando un’esposizione non rilevante verso entità con sede nelle aree al centro del conflitto, continuerà a monitorare con particolare attenzione gli sviluppi della crisi e si adopererà per implementare scrupolosamente le misure introdotte dalle Autorità europee e internazionali per l’applicazione delle sanzioni nei confronti della Russia».

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