Banca Popolare di Sondrio

Bps, l'utile del primo trimestre è pari a 59,3 milioni

Il consigliere delegato Pedranzini: "Cercheremo di operare al meglio per accompagnare i clienti in questa fase di ripartenza".

Bps, l'utile del primo trimestre è pari a 59,3 milioni
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Ammonta a 59,3 milioni di euro l'utile netto consolidato della Banca Popolare di Sondrio. La trimestrale è stata approvata oggi, lunedì 10 maggio 2021, dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Francesco Venosta.

Bps, approvato il bilancio al 31 marzo 2021

Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio  ha provveduto a esaminare e approvare il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021.

Nel corso dei primi mesi del 2021 la pandemia ha continuato a condizionare pesantemente le dinamiche sociali ed economiche a livello globale. In Italia, i dati relativi alla diffusione del contagio sono rimasti su valori elevati e non hanno consentito alle Autorità di rimuovere le forti restrizioni applicate alla mobilità e alle interazioni sociali. In conseguenza di ciò, la domanda interna è rimasta molto debole e, incidendo in maniera significativa sul comparto terziario, ha finito con l’innescare, di nuovo, dinamiche recessive. Secondo le stime preliminari rilasciate dall’Istat, il PIL dei primi tre mesi dell’anno in corso subirà una contrazione dello 0,4%, rispetto a quanto fatto registrare nell’ultimo trimestre del 2020. In tale contesto particolarmente sfidante, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha confermato la resilienza del proprio modello di business, conseguendo a livello consolidato un utile netto di periodo pari a 59,3 milioni.

Bps, i dati del bilancio al 31 marzo 2021

Il risultato netto di periodo, pari a 59,3 milioni, riflette il forte incremento dell’attività caratteristica (margine di interesse e commissioni) la quale si attesta a 213,9 milioni (+11,9% rispetto al 31 marzo 2020) e l’apporto positivo dell’attività finanziaria (32,9 milioni rispetto a  58,4 milioni con segno negativo del 31 marzo 2020). Il risultato incorpora rettifiche su crediti per  28,9 milioni e significativi oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario pari a  20 milioni. Alla luce dei risultati conseguiti, il ROE obiettivo per l’anno è previsto superiore al 5%.

I ratios patrimoniali, in ulteriore incremento, si attestano su valori ai vertici del settore bancario anche nella versione fully-phased. Il CET1 Ratio si posiziona al 16,41%, il Tier 1 Ratio è pari al 16,45%, mentre il Total Capital ratio perviene a 18,54.

Si conferma l’importante sostegno fornito all’economia reale per contrastare gli effetti negativi derivanti dalla crisi pandemica con nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese pari a circa € 1,5 miliardi (oltre mezzo miliardo in più rispetto al 1° trimestre 2020). Sul fronte delle moratorie sui prestiti, al 31 marzo 2021 restano in essere circa 2,6 € miliardi di debito residuo in linea capitale rispetto ai circa € 4,6 miliardi del 31 dicembre 2020.

In riduzione lo stock dei crediti deteriorati lordi (a € 2.286 milioni; -0,3%), che pure incorpora l’effetto della nuova definizione di default, così come la loro incidenza sul totale dei finanziamenti lordi clientela (NPL ratio lordo al 7,37% dal 7,45% di fine 2020).

tassi di copertura del credito, già su livelli particolarmente elevati, risultano in ulteriore miglioramento. Il coverage del totale crediti non performing si posiziona al 53% (dal 52,4% del 31 dicembre 2020), quello riferito alle sole posizioni classificate a sofferenza si colloca al 68,3% (dal 67,9% del 31 dicembre 2020) , quello relativo alle inadempienze probabili si attesta al 41,1% (dal 39,8% del 31 dicembre 2020) mentre quello del credito in bonis permane allo 0,69%.

Il Texas ratio, rapporto tra il totale dei crediti deteriorati netti e il patrimonio netto tangibile, si riduce ulteriormente, attestandosi al 35,6% dal 36,8% di fine dicembre 2020.

La raccolta diretta da clientela ammonta a € 35.521 milioni rispetto ai 35.559 milioni di euro di fine 2020 (-0,1%); quella indiretta si attesta a € 36.223 milioni rispetto ai 34.797 milioni di euro dello scorso fine anno (+4,1%), di cui € 6.229 milioni (+4,4%) relativi al risparmio gestito. La raccolta assicurativa ammonta a € 1.760 milioni rispetto ai 1.717 milioni di euro del 31 dicembre 2020 (+2,5%).

I finanziamenti verso clientela si attestano a 29.600 milioni di euro, in incremento (+0,8%) rispetto ai 29.380 milioni di euro di fine 2020.

Gli indicatori di liquidità, sia di breve (Liquidity Coverage Ratio) sia di medio periodo (Net Stable Funding Ratio) si posizionano su valori di assoluta tranquillità, ben al di sopra dei requisiti minimi regolamentari. In particolare, il Liquidity Coverage Ratio si è attestato a fine marzo al 293%.

Il commento del consigliere delegato Pedranzini

Così ha commentato il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini:

 “Nel trimestre in cui per la banca ricorreva l’anniversario del centocinquantesimo anno dalla fondazione è motivo di soddisfazione aver conseguito risultati estremamente positivi che trovano sintesi in un utile netto pari a € 59,3 milioni. Abbiamo avuto solide conferme sul fronte dell’attività bancaria caratteristica con il proseguimento del trend favorevole delle voci margine di interesse e commissioni e tratto beneficio dalle dinamiche positive osservate sui mercati finanziari. L’aver iniziato l’anno con il piede giusto ci rende fiduciosi e pronti a cogliere le opportunità di ripresa economica che, dopo mesi di incertezza, sembrano finalmente rafforzarsi pure per l’Europa, anche grazie all’arrivo di ingenti stimoli pubblici e al progresso delle campagne vaccinali.

Percepiamo nei nostri Soci e nelle imprese dei territori in cui operiamo, particolarmente in quelle che nell’ultimo anno sono state più penalizzate dalla pandemia, una grande voglia di rimboccarsi le maniche e riprendere a lavorare, auspicando di poter tornare alla normalità. Da parte nostra, cercheremo di operare al meglio per accompagnare i clienti in questa fase di ripartenza, convinti per di più che le consistenti risorse messe in campo con l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sui vari fronti, tra cui quello della transizione ecologica, possano costituire un volano fondamentale per la crescita sostenibile dell’economia del nostro Paese. A testimonianza di ciò siamo in prima fila nell’affiancare famiglie e imprese nell’utilizzo del Superbonus legato alla riqualificazione green degli edifici, distinguendoci sul mercato per prontezza e disponibilità verso i clienti. Rimarco, infine, che la solidità patrimoniale della banca, già ai vertici di sistema in Italia ed Europa, risulta ulteriormente rafforzata e ciò ci consente di affrontare con fondato ottimismo le sfide future.”

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