Buone premesse per la stagione invernale ma frenano i consumi
Il punto nel Consiglio generale dell’Unione Commercio e Turismo della provincia di Sondrio
Buone prospettive per la stagione invernale che sta cominciando anche se preoccupa la contrazione dei consumi. E' questo, in estrema sintesi, quanto uscito dal Consiglio generale dell’Unione Commercio e Turismo della provincia di Sondrio riunitosi ieri, martedì 21 novembre 2023, nella sede di via del Vecchio Macello.
Buone premesse per la stagione invernale ma frenano i consumi
Una stagione turistica invernale partita sotto buoni auspici, le prospettive del nostro territorio a meno di 900 giorni dall’appuntamento olimpico, le sfide di oggi dettate da un contesto internazionale che incide sull’andamento dei consumi e i bilanci delle imprese.
"Dopo una stagione turistica estiva buona e un autunno decisamente positivo in termini di arrivi e presenze per la nostra provincia – ha spiegato la presidente Loretta Credaro – affrontiamo la stagione bianca con cauto ottimismo. La neve è arrivata al momento giusto. Le premesse sono buone come ha evidenziato Roberto Galli, presidente di Federalberghi Sondrio e di Valtellina Turismo: le prenotazioni, in media, hanno raggiunto un livello più alto rispetto allo stesso periodo del 2022".
Frenano invece i consumi, come si evince dalle analisi dell’Ufficio studi di Confcommercio. A settembre, su base mensile, calo contenuto per le vendite al dettaglio: in valore -0,3%, in volume la flessione è stata dello 0,6%. Su base annua, si registra un aumento dell’1,3% in valore e una diminuzione in volume del 4,4%. A livello tendenziale i beni alimentari crescono del 5,5% in valore e diminuiscono del 3,1% in volume, mentre i non alimentari registrano una variazione negativa sia in valore (-1,8%) sia in volume (-5,2%). E tutto avviene all’interno di un quadro di debole crescita (+0,8% il dato previsto per il PIL nel 2023) e di inflazione (a fine anno dovrebbe attestarsi al 5,8%).
La presidente Credaro: "Vogliamo essere riferimento sicuro per i nostri associati"
Il Consiglio generale d’autunno è stato, come da tradizione, momento per gettare lo sguardo sul nuovo anno.
"L’auspicio – ha aggiunto la presidente Credaro – è che il 2024 porti a un miglioramento dello scenario internazionale: oggi sono troppi i fronti caldi aperti nel mondo e ciò va ad impattare anche sull’economia reale, sull’andamento delle nostre imprese. Non è semplice contenere i costi in tempi di caro energia e quotazioni delle materie prime in crescita. E allo stesso tempo la ridotta capacità di spesa dei cittadini si traduce in una riduzione degli incassi".
"Noi, anche in questo contesto complicato, vogliamo essere riferimento sicuro per i nostri associati – ha concluso la numero uno dell’Unione – perché per noi ogni attività è importante e siamo sempre più convinti che le nostre città, i nostri paesi saranno vivi finché ci saranno vetrine accese. Un concetto ribadito anche dalla Campagna di tesseramento 2024 di Confcommercio. Senza i negozi, i ristoranti, i bar, gli alberghi e le imprese dei servizi che li animano, i centri abitati diventano spazi vuoti, anonimi".
Da più di 20 anni, e sarà così anche per il 2024, le quote associative dell’Unione restano invariate. Il Consiglio generale ha altresì approvato il bilancio di previsione 2024.