Centro Sanitario Bregaglia: salute e benessere al servizio della comunità
Con una tradizione centenaria alle spalle, iniziata nel 1902 come “Ospedale - Casa di cura della Bregaglia”, il CSB si è trasformato nel tempo in una struttura moderna e all’avanguardia, pronta a rispondere alle esigenze di un territorio che richiede servizi sanitari di alta qualità e vicinanza.
Punto di riferimento per l’intera valle, il Centro Sanitario Bregaglia (CSB) di Promontogno (CH) continua a garantire nel tempo un servizio di assistenza medica di alta qualità a residenti, turisti e frontalieri. Alle spalle, una lunga tradizione iniziata come “Ospedale - Casa di cura della Bregaglia” nel 1902 per diventare, esattamente il 1° gennaio del 2016, la moderna struttura che conosciamo oggi.
I servizi
L’istituto si sviluppa su due piani, con 34 posti letto a disposizione degli ospiti e delle persone affette da demenza o da altre malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Oltre alla casa di riposo, il centro vanta un ampio ventaglio di prestazioni veicolate tempestivamente grazie a uno studio medico presidiato H24 da medici di base, senza dimenticare il reparto per le cure acute (4 letti).
Il servizio “Spitex” di assistenza a domicilio, con consegna pasti, e le attività di fisioterapia interna e ambulatoriale completano l’offerta."Lo studio medico rappresenta il fiore all’occhiello dell’istituto e si rivolge a una popolazione di circa 1.500 abitanti che, diversamente, dovrebbero recarsi nella vicina valle Engadina - ha spiegato Maria Magnini, primario e medico specialista FMH in Medicina Interna Generale, abilitazione MTC e agopuntura ASA/FMH -. Tanti, dunque, i vantaggi per i pazienti. Uno fra tutti, la possibilità di effettuare subito esami di laboratorio, radiografie o ecografie, e ricevere così diagnosi in tempi brevi. Non meno importante, il servizio di ambulanza 24/7 e la presenza regolare in sede di sette medici specialisti che offrono consulenze in diverse discipline mediche.
Nel reparto di fisioterapia lavorano nove terapisti qualificati, in continuo aggiornamento professionale, che si occupano di riabilitazione in diversi ambiti da quello sportivo a quello geriatrico, neonatale e pediatrico, impegnandosi nella risoluzione di problematiche ortopediche, neurologiche, cardiovascolari, respiratorie e reumatiche.
"Prestiamo particolare attenzione alle patologie dei bambini in età neonatale come il torcicollo miogeno o i piedi torti - ha affermato Roberta Barbieri, responsabile di fisioterapia del CSB -. Nell’età dello sviluppo, invece, interveniamo in caso di problemi o di dismorfismi della colonna vertebrale".
A valorizzare la funzionalità del centro, infine, le attività diurne dedicate agli anziani della valle che hanno voglia di trascorrere del tempo in compagnia e gli incontri serali sulla prevenzione, aperti alla comunità, tenuti da un team multidisciplinare di specialisti. L’istituto, che dispone di un’altra sede inaugurata nel 2022 a Maloja, è stato ampliato e modernizzato nel corso degli anni per rispondere meglio alle esigenze della popolazione locale.
Al momento, è in corso un progetto per la costruzione di una nuova ala ampia circa 1.000 m² destinati a servizi ambulatoriali, fisioterapici e ristorativi che saranno pronti entro la fine del 2025.
La stanza Snoezelen
Nel Centro Sanitario Bregaglia c’è una novità e si chiama “Snoezelen”, la stanza multisensoriale progettata per offrire un’esperienza arricchente e controllata. Il termine, di origine olandese, unisce i concetti dell’“esplorare” e del “rilassarsi” e lo
scopo è affiancare alle terapie farmacologiche un metodo che poggi solo sulla stimolazione dei sensi, nell’ottica di raggiungere uno stato di rilassamento profondo o di risveglio sensoriale."Le sedute terapeutiche si svolgono al fianco di un operatore certificato che imposta le attività sulla base del quadro clinico dei pazienti coinvolti - ha specificato Nichole Domenighini, responsabile PR e QM del CSB -. A beneficiare degli effetti positivi sul benessere psicofisico prodotti dalla stanza Snoezelen sono sicuramente i bambini con difficoltà di apprendimento e disabilità, le persone affette da autismo e da demenza o chi risente della sindrome del burnout da esaurimento nervoso". La stanza non è ad uso esclusivo degli ospiti del CSB ma è accessibile anche a persone esterne che potrebbero averne bisogno e trarne vantaggio.