Crédit Agricole Italia, utile a 343 milioni
Il processo di integrazione di Creval, che ha registrato un utile di 60 milioni, prosegue secondo i piani
Sono stati resi noti mercoledì i dati di bilancio al 30 settembre del Gruppo Crédit Agricole in Italia, che ha raggiunto un risultato netto aggregato di 789 milioni (+43% rispetto al 2020), al netto delle poste straordinarie derivanti in particolare dall'operazione di acquisizione di Creval.
Sotto la guida di Giampiero Maioli, responsabile del Crédit Agricole in Italia, le diverse linee di business hanno potenziato ulteriormente il loro coordinamento sinergico e hanno fatto registrare finanziamenti all’economia saliti a 93 miliardi di euro e una raccolta totale pari a 311 miliardi. Numeri importanti per un Gruppo che nel nostro Paese conta 17.500 collaboratori e 5,2 milioni di clienti.
Crédit Agricole Italia, utile a 343 milioni
L’utile netto del Gruppo bancario si attesta a 343 milioni, in crescita del +103% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, al netto degli elementi straordinari e del badwill provvisorio generato in seguito all’acquisizione del Credito Valtellinese. Confermata la solidità patrimoniale, con un Total Capital Ratio consolidato pari al 16,3% (includendo l’acquisizione di Creval e i relativi effetti straordinari), con un livello di capitale superiore rispetto al minimo assegnato dalla Bce per il 2021.
Elevato anche il livello di liquidità con Lcr pari al 249%. Sono 110mila i nuovi clienti acquisiti, grazie all’apporto della rete commerciale e al contributo del canale digitale (28% dell’acquisition). Inoltre, sono stati collocati circa 7,6 miliardi di prodotti legati al risparmio gestito (in aumento del +63% rispetto al 30 settembre 2020), con sviluppo sia del segmento bancassicurativo che del risparmio gestito. Quest’ultimo ha fatto registrare un incremento del 13% grazie anche alla dinamica positiva dei flussi netti che si attestano a 2,5 miliardi nei primi nove mesi dell’anno.
Erogati 2,6 miliardi di nuovi prestiti per acquisto abitazione
Il costante sostegno a famiglie e imprese ha avuto riscontro in un incremento degli impieghi alla clientela, con quote di mercato in aumento sia per i mutui casa che per i prestiti agroalimentari rispettivamente del 6,6% e del 7,3%. Sono stati erogati circa 2,6 miliardi di nuovi prestiti per acquisto abitazione (nuovi mutui +17%), e si è registrato un aumento dei volumi intermediati di credito al consumo (+56%). La produzione è aumentata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita molto sensibile (+58%) dei lead online. Con il lancio del Mutuo Giovani nel luglio scorso, la quota di under 36 che ha richiesto un mutuo sul sito del Gruppo è passata dal 38% al 63%.
L'integrazione di Creval
Con l’ingresso di Creval (l’utile netto al terzo trimestre è di 60 milioni di euro), Crédit Agricole Italia ha rafforzato la propria presenza nelle aree più produttive del Paese accedendo inoltre in nuove Regioni. E le attività preparatorie al progetto di fusione di Creval in Crédit Agricole Italia procedono secondo le tempistiche pianificate. Allo stesso modo, grazie anche all’esperienza maturata nelle precedenti integrazioni, si sta procedendo alla progressiva estensione dell’intera gamma dei prodotti Crédit Agricole a tutta la clientela, ampliandone l’offerta e incrementando le sinergie fra le entità del Gruppo attraverso la distribuzione dei prodotti Amundi nonché gli accordi raggiunti su credito al consumo e leasing. Inoltre, sono stati formati oltre 2mila dipendenti e nei prossimi mesi è previsto il completo allineamento del modello distributivo e commerciale.
Confermato il piano di integrazione che prosegue come programmato: finalizzata la Due Diligence, annunciato il programma di rinnovo generazionale di Crédit Agricole Italia, allocazione definitiva della Ppa nel quarto trimestre di quest’anno e attesa fusione per incorporazione nel secondo trimestre del 2022.