Crisi energetica: sostegno alle attività di trasformazione agro-alimentare nei territori montani
Destinatari del provvedimento regionale le imprese attive nella trasformazione agro-alimentare, in particolare nei settori lattiero caseario e ortofrutticolo, la cui unità locale oggetto di agevolazione risulti aperta entro il 1° luglio 2021 e ubicata in comune montano o parzialmente montano.
Al via una nuova e concreta misura da parte di Regione Lombardia, approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica) di concerto con il collega Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) per sostenere le attività di trasformazione agro-alimentare nei territori montani e consentire loro di attenuare la crisi legata ai rincari delle fonti energetiche.
Sostegno concreto
“Abbiamo approvato criteri e modalità di assegnazione dei contributi alle imprese agro-alimentari di montagna attive nella trasformazione – spiega l’assessore Massimo Sertori – per consentire loro di recuperare i costi sostenuti dal caro-energia”.
“A disposizione delle aziende lombarde – dice l’assessore Sertori – mettiamo una dotazione finanziaria di oltre 3,3 milioni di euro, risorse importanti che saranno ripartite secondo il bando che sarà emanato dalla Direzione generale Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica entro la fine di settembre 2023”.
Destinatari del provvedimento regionale le imprese attive nella trasformazione agro-alimentare, in particolare nei settori lattiero caseario e ortofrutticolo, la cui unità locale oggetto di agevolazione risulti aperta entro il 1° luglio 2021 e ubicata in comune montano o parzialmente montano.
“Questa azione – commenta l’assessore Beduschi – dimostra ancora una volta la vicinanza di Regione Lombardia al comparto agroalimentare colpito dall’aumento dei costi energetici e delle materie prime, che si sommano ai danni dovuti a maltempo e siccità. Dopo gli oltre 17 milioni di euro stanziati con la cosiddetta ‘misura Ucraina’, queste risorse andranno a ristorare le aziende con attività di trasformazione, in particolare nel settore lattiero caseario e ortofrutticolo, che sappiamo essere filiere fondamentali per l’agricoltura di montagna che tutti i giorni deve confrontarsi con il caro bollette”.