Da Regione 5,5 milioni per nuovi negozi nei piccoli centri
Contributi a fondo perduto per combattere la desertificazione commerciale nei piccoli comuni

Regione Lombardia ha annunciato una nuova misura di sostegno alle imprese con uno stanziamento di oltre 5,5 milioni di euro destinato a chi vuole aprire negozi di generi alimentari e di prima necessità nei piccoli comuni e nelle frazioni che ne sono sprovvisti. L'iniziativa, denominata "Nuova impresa – piccoli Comuni e Frazioni", partirà a settembre e rappresenta un intervento concreto per contrastare la desertificazione commerciale legata ai fenomeni di spopolamento dei territori rurali e montani. La misura è stata voluta dall'assessore alle Imprese Guido Guidesi, in collaborazione con l'assessore agli Enti locali Massimo Sertori.
Obiettivi sociali e territoriali dell'iniziativa
L'assessore Guidesi ha illustrato le finalità del progetto, spiegando che:
"Come Regione vogliamo garantire un supporto concreto a chi intende fare impresa nei piccoli paesi: l'obiettivo è assicurare servizi di prossimità ai cittadini, partendo dai negozi di alimentari, per arginare la desertificazione commerciale, correlata ai fenomeni di spopolamento".
L'iniziativa mira a rivitalizzare le economie locali rendendo le comunità più vivibili, riconoscendo al commercio di vicinato non solo una valenza economica ma anche "un ruolo sociale e di presidio del territorio, rispondendo anche a bisogni di aggregazione, relazione, socialità, identità e sicurezza".
Sertori ha sottolineato l'importanza particolare per i comuni montani, dove:
"agevolarne l'apertura, laddove si registra l'assenza di questa attività commerciale, significa contribuire a migliorare la qualità della vita dei residenti, con ricadute positive anche sull'attrattività turistica e dunque sulle conseguenti opportunità di ripopolamento".
Caratteristiche del contributo e requisiti di accesso per i nuovi negozi
Il bando prevede contributi a fondo perduto fino all'80% della spesa ammissibile, con un limite massimo di 40.000 euro per progetto e un investimento minimo richiesto di 3.000 euro. Potranno accedere al finanziamento sia nuove attività imprenditoriali sia nuove unità locali di imprese già esistenti, purché si tratti di comuni o frazioni privi da almeno sei mesi di attività commerciali al dettaglio per prodotti alimentari e generi di prima necessità. È ammessa una sola domanda per ciascun piccolo comune e per ciascuna frazione. Le spese ammissibili comprendono l'acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi, software gestionali, spese notarili, consulenze, canoni di locazione e piani di comunicazione. Le domande dovranno essere presentate attraverso la piattaforma "Bandi e Servizi" di Regione Lombardia.
Sinergie istituzionali e rifinanziamento del bando "Nuova Impresa"
Gli assessori hanno evidenziato l'importanza della collaborazione con i comuni locali, spiegando che:
"il ruolo dei Comuni è fondamentale perché possono integrare il sostegno di Regione mettendo a disposizione degli spazi per l'impresa e riducendo i tributi locali connessi all'apertura e allo svolgimento dell'attività".
Parallelamente, la Giunta regionale ha approvato il rifinanziamento del bando "Nuova Impresa" con ulteriori 1,9 milioni di euro, portando la dotazione complessiva per il 2025 a oltre 12,4 milioni di euro. Questa misura offre contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, con un massimo di 10.000 euro per sostenere la creazione di nuove realtà imprenditoriali. Guidesi ha ribadito che:
"il bando 'Nuova Impresa' sostiene le nuove attività, l'autoimprenditorialità e il lavoro autonomo ed è rientra in una precisa scelta culturale della Regione: siamo accanto a chi decide di puntare sul futuro, sulle proprie qualità e sul proprio ingegno".