Mercato del lavoro

In Valle previste 4.590 assunzioni entro novembre

Cala il mismatch, assumono di più le piccole imprese

In Valle previste 4.590 assunzioni entro novembre

Sono 1.420 le opportunità lavorative offerte dalle imprese della provincia nel mese di settembre e 4.590 nel trimestre settembre-novembre 2024.

In Valle previste 4.590 assunzioni entro novembre

Dopo due mesi consecutivi di contrazione della domanda di lavoro, a settembre le previsioni di assunzione tornano a crescere con 170 entrate previste in più rispetto allo stesso mese del 2023 (+14,5%) e 600 in più rispetto all’intero trimestre dell’anno precedente (+15%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, iniziativa a cui partecipa anche la Camera di commercio di Sondrio.

I settori dove si trova lavoro

A trainare la crescita prevista per il mese in corso è il settore dei servizi: 1.010 i contratti programmati per settembre (+17,4% rispetto a 12 mesi fa) e oltre 3.370 nel trimestre (+13,5%), con i servizi alle persone che stimano 350 entrate nel mese, per la prima volta superiori a quelle preventivate dal comparto turistico, comprensivo dei servizi di alloggio e ristorazione, che prevede 280 nuove assunzioni nel mese, seguito dal commercio (200) e dai servizi alle imprese (170).

Per il trimestre settembre-novembre è invece nuovamente il turismo a creare le maggiori opportunità di lavoro, con 1.550 entrate previste (+16,5%), seguito dal commercio (680), dai servizi alle imprese (590) e dai servizi alle persone (560).

L’industria prevede in totale 410 entrate nel mese (+7,9% rispetto allo stesso periodo del 2023) e 1.220 nel trimestre (+19,6%), di cui a settembre 290 per l’industria manifatturiera e 120 nelle costruzioni (rispettivamente 900 e 320 nell’intero trimestre).

Si trova lavoro nelle piccole imprese

Sotto il profilo dimensionale, sono sempre le piccole imprese fino a 49 dipendenti le realtà che maggiormente ricercano lavoratori, con 850 assunzioni previste per settembre (60%) e 2.720 per il trimestre. Seguono le medie imprese tra 50 e 249 dipendenti (290 entrate nel mese e 1.130 nel trimestre) e le grandi imprese oltre i 250 dipendenti (280 nel mese e 740 nel trimestre).

Rispetto ai mesi precedenti cresce la richiesta di personale laureato (17%), così come aumenta la ricerca di dirigenti, tecnici e specialisti (pari al 18% del totale, negli ultimi mesi intorno a livelli inferiori al 10%). Il titolo di studio maggiormente richiesto rimane comunque la qualifica o diploma professionale (32%).

Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, cresce la percentuale di contratti stabili (contratto a tempo indeterminato o apprendistato) previsti a settembre, pari al 23% del totale, rispetto al 17% del mese precedente. I contratti a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita) si confermano come la tipologia maggiormente offerta, pari al 77% del totale.

Cala il mismatch

Cala il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, seppure a livelli ancora elevati, con le imprese della provincia che dichiarano difficoltà di reperimento per circa 681 assunzioni (47,7% del totale, rispetto al 54,5% del mese precedente), confermando come causa prevalente la mancanza di candidati (nel 30% dei casi), mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 13,6%.

Anche a settembre gli operai specializzati si confermano come le professioni più difficili da reperire (56,6%). Mancano addetti alle rifiniture delle costruzioni (85,1%), addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (74,4%) e meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine (63,6%). Nei servizi si fatica a reperire personale nel 49,5% dei casi, con picchi del 67,4% in campo sanitario e sociale, del 65,2% per quanto riguarda gli operatori della cura estetica e del 61% per gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione.

Per una quota pari al 62% delle entrate viene richiesta ai candidati esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

L’interesse per i giovani con meno di 30 anni si attesta al 35%, soprattutto per l’inserimento in aree commerciali e di vendita (50,2%) e aree amministrative (50%).