Infrastrutture

La nuova rete elettrica di Terna, intervento fondamentale per il territorio

Intervista ad Adel Motawi, responsabile Gestione processi Amministrativi di Terna: trecento ettari di verde liberati da tralicci tra Grosio e Piateda

La nuova rete elettrica di Terna, intervento fondamentale per il territorio
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Il piano di razionalizzazione della rete elettrica in Valtellina e Valchiavenna, di cui si sta occupando Terna, si pone come obiettivo una maggiore efficienza in modo sostenibile e da quasi tutti i soggetti coinvolti è visto come un intervento fondamentale per il nostro territorio.

"Per Terna progetto prioritario di efficienza e sostenibilità"

Ovviamente non mancano le criticità, che sono sempre state affrontate in modo condiviso da Terna e dagli enti locali, come racconta Adel Motawi, responsabile Gestione processi Amministrativi di Terna e referente storico per questo intervento sul territorio.

Dottor Motawi, perché questo intervento è importante per il territorio della Valtellina e della Valchiavenna? Quali sono i pilastri dell’opera prevista da Terna?

"Dovessi sintetizzare con due parole direi: efficienza e sostenibilità. Efficienza, perché il piano di razionalizzazione della rete elettrica previsto da Terna in questo ampio territorio consentirà di strutturare la rete in modo tale da garantire una maggiore qualità del servizio di trasmissione dell’energia con ricadute positive non solo a livello locale, ma anche regionale. La rete sarà adeguata agli attuali bisogni energetici e più resiliente in caso di eventi meteo estremi. Sostenibilità perché stiamo parlando di un intervento che prevede un piano di dismissione della rete esistente che ha numeri straordinari. Saranno demoliti complessivamente oltre 480 km di linee aeree per un totale di 1.300 tralicci andando ad alleggerire l’impatto delle esistenti infrastrutture elettriche che in molti casi attraversano aree di pregio e centri abitati. Inoltre, nell’ottica di garantire una sempre maggiore integrazione della produzione di energia rinnovabile, questo intervento favorirà una migliore immissione a sistema dell’idroelettrico di cui è ricca l’area".

Adel Motawi, responsabile Gestione processi Amministrativi di Terna

In questi anni, il dibattito sull’opera è sempre stato molto acceso. Quale è stato il percorso intrapreso da Terna nello sviluppo del progetto?

"Per Terna il confronto con il territorio è importantissimo. Negli ultimi anni si sono svolti parecchi incontri con tutti i soggetti interessati. Uno scambio sempre corretto e rispettoso dei ruoli che ha portato, credo, ottimi risultati. Se il progetto di oggi è migliore per le comunità locali rispetto a quello previsto originariamente è perché, da un lato, l’azienda è stata disponibile all’ascolto delle istanze locali, dall’altro, perché tutti gli attori hanno lavorato per raggiungere un risultato che fosse il più condiviso possibile. In tal senso, mi sento di ringraziare Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, i sindaci e i comitati di cittadini. Poi, naturalmente, occorre fare sintesi tra i bisogni della rete elettrica e gli standard qualitativi che Terna deve garantire e le esigenze territoriali".

Per la Stazione Poschiavino impatto dimezzato

A proposito di comitati, gli Amici di Chiari contestano la localizzazione della stazione elettrica Poschiavino prevista a Villa di Tirano. Non era possibile farla altrove?

"Terna ha valutato più di sette diverse localizzazioni, alcune delle quali proposte dal preparatissimo comitato Amici di Chiari, ritenendo che, per motivazioni di ordine puramente tecnico, non fossero idonee per ospitare la nuova infrastruttura. Vincoli idrogeologici, forestali, urbanistici e di qualità di utilizzo del suolo, non consentivano di trovare una soluzione migliore di quella prevista dal nostro progetto. Però, anche grazie agli stimoli del territorio, siamo riusciti a progettare un impianto con un ingombro dimezzato rispetto al progetto originario passando dagli 8 ettari previsti inizialmente ai 4 attuali. La stazione elettrica sarà realizzata con una tecnologia in blindato che consente di avere la gran parte delle apparecchiature all’interno di edifici che saranno adeguatamente integrati, come in altre zone d’Italia, al bellissimo contesto in cui sono inseriti. Vorrei però allargare il discorso, perché parliamo di un intervento ampio e articolato di cui la Stazione di Poschiavino è solo una parte. Tra Grosio e Piateda, per esempio, restituiremo al territorio oltre 300 ettari attraverso la demolizione di oltre 74 km di linee elettriche aeree e 214 tralicci con un grande beneficio per tutta la collettività. Ritengo che un progetto così importante vada giudicato nel suo complesso e nella sua totalità e credo che Terna e tutti gli interlocutori interessati abbiano fatto un grande lavoro che merita adesso di essere portato a termine".

I prossimi passi?

"Per il tratto tra Grosio e Tirano, siamo in attesa della formalizzazione dell’accordo finale con Regione, Provincia e Comuni circa la localizzazione dell’impianto di Poschiavino. Mi aspetto una chiusura in tempi brevi, considerando che quanto finalizzato è frutto di oltre tre anni di lavoro e più di 20 incontri con tutti i soggetti coinvolti. Concluso l’accordo presenteremo al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica il nuovo progetto. Per il tratto Tirano Piateda siamo invece in piena concertazione. Come di consueto, Terna si confronterà col territorio per condividere le scelte migliori per il progetto da avviare in autorizzazione".

Energia per i Giochi olimpici: gli interventi di Terna in vista del 2026

Terna investe oltre 200 milioni di euro per la nuova rete elettrica dei Giochi olimpici e paralimpici Milano-Cortina 2026. L’obiettivo è incrementare, con opere a ridotto impatto paesaggistico, l’affidabilità energetica nei luoghi in cui si svolgeranno, a febbraio e marzo del 2026, le Olimpiadi invernali. Nello specifico, la società guidata da Stefano Donnarumma ha programmato 12 interventi altamente tecnologici, che prevedono, in Lombardia, Veneto e nelle Province autonome di Trento e Bolzano, la realizzazione di circa 130 km di nuovi elettrodotti interrati completamente “invisibili”.

Render della Nuova Stazione elettrica di Premadio realizzata con soluzioni architettoniche armoniche col contesto montano

Gli interventi previsti in Lombardia sono localizzati principalmente nell’area di Milano, con 13 km di nuove linee interrate funzionali alla connessione di 4 cabine primarie di proprietà del distributore locale, e in provincia di Sondrio. Nell’area della Valtellina è infatti prevista una delle opere principali di tutto il piano ovvero il nuovo elettrodotto in cavo tra Livigno e Premadio che prevede la posa di due linee parallele, ciascuna lunga circa 20 km, che saranno da realizzarsi lungo la SS301 a oltre 1.500 metri di altezza sul livello del mare. Ampliata, inoltre, la stazione elettrica di Premadio nel comune di Valdidentro. L’infrastruttura verrà realizzata in tecnologia blindata con strutture architettonicamente in armonia con il contesto ambientale montano in cui si inseriscono. Il complesso degli interventi garantirà maggiore sicurezza e resilienza alla rete locale.
In Lombardia Terna, con oltre 400 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, gestisce oltre 8.000 km di linee in alta e altissima tensione e 136 stazioni elettriche.

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