Lavoro, occupati a livelli pre crisi
Segnali positivi per l'economia lombarda secondo Confindustria
Occupati a livelli pre crisi in Lombardia. Inoltre si registra un lieve calo della disoccupazione giovanile e dei Neet. E ancora una drastica riduzione del ricorso alla cassa integrazione rispetto all’anno precedente. Sono queste le principali indicazioni fornite dal Rapporto annuale di Confindustria Lombardia sul Mercato del Lavoro regionale relative al 2016.
Occupati a livelli pre crisi: crescita di 54 mila unità
La decima edizione dell’Indagine fornisce un quadro di un Mercato del Lavoro che in Lombardia sta progressivamente ritrovando dinamismo. Tra i segnali più incoraggianti vi è l’aumento dell’occupazione femminile e di lavoratori più istruiti, mentre si acuisce la frattura generazionale. I giovani occupati di 15-24 anni sono quasi 90 mila in meno rispetto al 2008 mentre gli over 55 registrano un balzo di +260 mila. Ma i maggiori effetti della crisi sono stati sulla disoccupazione. Nonostante il buon andamento del 2016, il numero di senza lavoro - sceso da 364 mila del 2015 a 346 mila unità - rimane più che doppio rispetto ai 164 mila del 2008. La disoccupazione giovanile nel 2016 torna in Lombardia sotto la soglia del 30% e i Neet si sono ridotti da 155 mila a 137 mila.
Cala del 29% la cassa integrazione
Nel 2016 i flussi in entrata hanno visto un lieve incremento del contratto a tempo determinato (+1,5%) e una consistente diminuzione del ricorso al tempo indeterminato - 32,7% (a fronte di una variazione positiva del 64,8% nel 2015). In tale contesto, il fenomeno più interessante è senza dubbio il rinnovato interesse da parte delle imprese per il contratto in apprendistato, i cui flussi in entrata sono aumentati del 25,1%. E’ dalla Cassa Integrazione Guadagni che nel 2016 giungono alcune tra le indicazioni più positive: in Lombardia sono state oltre 110 milioni le ore autorizzate, in riduzione (-29,3%) rispetto all’anno precedente.