Resilienza

Lecco e Sondrio: nel primo semestre 2025 modesta crescita, ma sfide ancora aperte su energia e competenze

Nel primo semestre 2025 le imprese di Lecco e Sondrio mostrano una crescita moderata e una buona tenuta occupazionale, ma restano criticità legate ai costi energetici, alla carenza di competenze tecniche e allo scenario geopolitico instabile.

Lecco e Sondrio: nel primo semestre 2025 modesta crescita, ma sfide ancora aperte su energia e competenze
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I dati raccolti dall’Osservatorio congiunturale delle province di Lecco e di Sondrio per il primo semestre del 2025 delineano un quadro di modesta espansione congiunturale, pur evidenziando una lieve diminuzione tendenziale rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il livello di utilizzo degli impianti produttivi si mantiene moderato, attestandosi intorno al 70%, con alcune differenze significative in base alle dimensioni aziendali e ai settori produttivi. Le imprese di medie dimensioni utilizzano maggiormente le proprie capacità produttive rispetto a quelle più piccole, mentre nei diversi comparti merceologici le variazioni sono meno marcate.

Occupazione

Sul fronte occupazionale, la situazione si conferma stabile o in crescita: oltre il 16% delle imprese ha aumentato gli organici nel primo semestre, mentre circa il 76% ha mantenuto invariati i livelli di personale. Un aspetto di particolare rilievo è rappresentato dalla difficoltà segnalata da circa il 60% delle aziende nel reperire competenze specialistiche, soprattutto in ambito tecnico e tecnologico. Questo elemento sottolinea l’importanza di rafforzare il dialogo tra il mondo produttivo e il sistema formativo, in particolare con istituti tecnici, professionali e percorsi STEM, affinché la formazione sia allineata alle evoluzioni industriali e tecnologiche in atto.

Necessità

"Sebbene il contesto presenti ancora alcune disomogeneità, i dati relativi al primo semestre del 2025 evidenziano un miglioramento rispetto alla fase di moderata decelerazione della seconda metà del 2024. Le imprese dei nostri territori registrano risultati positivi, accompagnati da un atteggiamento prudente nelle previsioni per la seconda parte dell’anno - commenta il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Campanari - È indispensabile una solida politica industriale, ma ancora più urgente appare la definizione di una strategia energetica nazionale, possibilmente condivisa anche a livello europeo. Le transizioni attualmente in corso, in particolare quella ecologica che interessa settori strategici come l’automotive, devono essere portate avanti, ma al tempo stesso ripensate con attenzione, sia nella loro attuazione concreta sia negli impatti che possono generare sul tessuto produttivo".

Andamento fatturati

Il fatturato delle imprese mostra andamenti differenziati: nel confronto tendenziale con il primo semestre 2024 si registra una lieve diminuzione (-0,6%), mentre rispetto al semestre luglio-dicembre 2024 si osserva una crescita congiunturale (+5%). Le aspettative per la seconda metà dell’anno restano caute, con una previsione di lieve decelerazione (-1,6%). Le vendite interne risultano per la maggior parte stabili o in crescita, mentre l’export mantiene una quota importante, circa un terzo del fatturato totale, con l’Europa Occidentale come principale mercato di riferimento, seguita da Est Europa, Stati Uniti e altri mercati emergenti.

Lo scenario geopolitico, caratterizzato da tensioni internazionali e misure protezionistiche, impatta negativamente su diversi settori, in particolare sulla meccanica, i macchinari e la filiera agroalimentare. Campanari sottolinea:

Capacità di adattamento

"Un importante segnale della solidità del nostro sistema imprenditoriale è la sostanziale tenuta dei giudizi occupazionali e la resilienza del mercato del lavoro, nonostante le difficoltà legate alle misure protezionistiche imposte dagli USA. Queste misure colpiranno diversi settori, ma confidiamo che la forza e la capacità di adattamento del nostro sistema produttivo consentano di assorbirle, e auspichiamo che questa fase non rappresenti un punto di passaggio verso ulteriori ridefinizioni negative".

Difficoltà

Le tensioni geopolitiche si riflettono anche sull’aumento dei costi energetici e delle materie prime, che hanno comportato una riduzione dei margini di profitto per quasi la metà delle imprese. Circa il 21% ha subito impatti significativi sui costi di produzione, mentre alcune realtà hanno dovuto riorganizzare la produzione per limitare l’uso dell’energia nelle ore di maggior costo. In questo contesto, le imprese di Lecco e Sondrio continuano a investire in progetti di sostenibilità ambientale (55%), digitalizzazione (65%) e innovazione tecnologica, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale.

Nonostante le difficoltà, l’attività produttiva ha registrato variazioni positive sia tendenziali (+1,3%) sia congiunturali (+6,4%) rispetto al semestre precedente. Tuttavia, le previsioni per il secondo semestre indicano una decelerazione, con un calo previsto del 4,7%. L’utilizzo degli impianti resta quindi sotto la piena capacità, in linea con il quadro di prudenza che caratterizza le aspettative per la seconda parte dell’anno.

Buona resilienza e capacità di adattamento

In conclusione, il sistema produttivo delle province di Lecco e Sondrio dimostra una buona resilienza e capacità di adattamento in un contesto ancora incerto e complesso. Le sfide legate alle dinamiche geopolitiche, energetiche e di mercato richiedono un impegno congiunto tra istituzioni, imprese e mondo della formazione per promuovere politiche industriali solide, strategie energetiche condivise e un rafforzamento delle competenze specialistiche, essenziali per sostenere la competitività e l’innovazione nei prossimi anni.