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L’obiettivo di Terna: una rete elettrica più efficiente, tutelando il territorio

Storia e numeri del piano di razionalizzazione in Valtellina e Valchiavenna

L’obiettivo di Terna: una rete elettrica più efficiente, tutelando il territorio
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Il piano di razionalizzazione della rete elettrica in Valtellina e Valchiavenna, di cui si sta occupando Terna, ha l’obiettivo di rendere più efficiente la trasmissione del l’energia e garantire benefici sul’impatto ambientale e paesaggistico.

L'obiettivo di Terna

Nel contesto della transizione energetica, Terna si pone l’obiettivo di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico, l’adeguatezza del sistema e la qualità del servizio, al minore costo possibile per l’utente finale. Certamente il progetto ha suscitato perplessità e preoccupazioni da parte del nostro territorio, ma la società che gestisce la rete elettrica nazionale ha avviato un percorso di confronto con gli enti locali interessati per una progettazione partecipata, al fine di trovare le migliori soluzioni che potessero raccogliere il maggior consenso possibile.

In cosa consiste il progetto di razionalizzazione delle rete elettrica

Il piano di riassetto rientra nel quadro dell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2003 da Terna e tutti gli Enti Locali coinvolti (Regione Lombardia, le Province di Sondrio e Brescia, le Comunità Montane della Valtellina e della Val Camonica e i 15 Comuni interessati), che prevedeva, a valle della realizzazione dell'elettrodotto San Fiorano-Robbia, la razionalizzazione della Rete di Trasmissione Nazionale in Valtellina e Val Camonica.

La Fase A del progetto del suddetto intervento di razionalizzazione delle linee elettriche di alta tensione in Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica, terminata nel 2017, ha consentito, ad oggi, la demolizione di oltre 300 km di linee elettriche e la realizzazione di 180 km di linee interrate.

L'inizio della "Fase B"

Nel febbraio 2019 - grazie a uno specifico accordo tra Terna, Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, e gli Enti locali interessati, e anche all’impegno del “Comitato per la Razionalizzazione delle linee ad alta tensione di Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica” - è iniziato il confronto per l’avvio della “Fase B” che prevede, a valle della realizzazione di una nuova direttrice a 380 chilovolt (kV), la demolizione di circa 480 chilometri di linee (1.355 sostegni) che interessano il territorio che va dalla Valtellina alle porte di Milano. Per l’intervento complessivo di razionalizzazione della rete elettrica tra Valtellina e Valchiavenna, il piano di sviluppo di Terna prevede un investimento di oltre 1,7 miliardi di euro.

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