L’oro verde della Valtellina: premiati i migliori oli extravergine della provincia
Settore in crescita e qualità in aumento: al convegno di Morbegno celebrata l’olivicoltura locale tra nuovi progetti, premi e coinvolgimento delle scuole.

L’olivicoltura valtellinese si conferma un settore in forte espansione, con miglioramenti continui in resa e qualità. Questo il quadro emerso durante il convegno organizzato dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno e dalla Fondazione Fojanini, a margine della settima edizione del concorso per il miglior olio extravergine, esteso a tutta la provincia.
Davanti a una platea di produttori e studenti, i presidenti Maurizio Papini e Fernando Baruffi hanno elogiato l’impegno degli olivicoltori, veri custodi del territorio. Presentati ben 53 campioni in concorso, segno di un interesse crescente.
Annunciata anche la realizzazione di un nuovo frantoio presso la sede della Fondazione Fojanini, finanziato dalla Provincia, che renderà più agevole la lavorazione dell’olio a livello locale
Convegno
Gli interventi dei relatori sono stati seguiti con attenzione dai produttori presenti, interessati ad avere indicazioni per acquisire nuove conoscenze e migliorare la produzione: attualmente le piante di olivo in provincia di Sondrio sono circa ventimila, comprese tra la costiera dei Cech e il castello di Grosio, come ha spiegato Ivano Foianini, tecnico della Fondazione Fojanini. Ogni anno ne vengono messe a dimora un migliaio, principalmente per recuperare terreni incolti, al di sopra delle zone viticole Docg. I coltivatori sono quasi tutti hobbisti che producono per l'autoconsumo ma c'è anche chi ha creato un'etichetta per commercializzare l'olio.
Il professor Francesco Paolo Fanizzi, docente dell'Università del Salento, che ha analizzato l'olio locale, e Paolo Zani, direttore di Aipol, l'Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli Lombardi, che ha valutato i campioni presentati per il concorso, sono entrati nel merito delle caratteristiche. Sono oli molto interessanti, con componenti particolari: ci sono quindi tutte le prerogative per una buona coltura. Sul totale di 53 campioni analizzati, 30 appartengono alla categoria fruttato leggero e 16 al fruttato medio, mentre sette sono risultati difettosi, quindi non classificabili nella categoria extravergine di oliva.
Vincitori
Gli esperti assaggiatori di Aipol, come ha spiegato la responsabile dell'Ufficio Agricoltura dell'ente comprensoriale Giulia Rapella, hanno quindi stilato due classifiche di merito premiando i migliori tre di ciascuna.
Il vincitore nella categoria del fruttato leggero è l'olio prodotto da Catia Bettini, con oliveto a Teglio, in località S. Antonio, secondo posto per Carlo Paravicini, terzo per Lorenza Paravicini, entrambi con oliveto a Traona, in località Convento.
Nella classifica dell'olio fruttato medio ha vinto Diego Derada, che coltiva l'oliveto a Tirano, in località Canal, secondo posto per Giovanni Serafini di Castione Andevenno, località Moroni, terzo per Gianfranco Pizzatti per l'olio prodotto con le olive coltivate a Poggiridenti, in località Conca San Fedele. I premi sono stati consegnati dal presidente Papini, dall'assessore dell'ente comprensoriale Basilio Lipari e da Sonia Mancini, direttore della Fondazione Fojanini.
Nel corso della mattinata sono stati molto apprezzati gli interventi degli istituti che hanno illustrato le attività svolte legate all'olio: l'Agrario Piazzi di Sondrio, con la presentazione "L'olio dell'Itas: l'esperienza dei ragazzi", il Mattei di Sondrio, con "Carta d'identità dell'olio extravergine di oliva: analisi chimiche dell'olio valtellinese", il Marco Polo di Colico, con "L'olio nell'Alto Lario: dalla scuola... alla tavola", che ha sperimentato la realizzazione di prodotti derivati nei propri laboratori, in particolare il sapone.