SOndrio

Mobilità sostenibile e sviluppo glocale al centro del dibattito di Montagna 4.0 FutureAlps

Il prossimo ed ultimo appuntamento di Montagna 4.0 FutureAlps si terrà a Bormio, mercoledì 2 dicembre 2020

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Trovare un equilibrio tra accessibilità e sostenibilità ambientale, favorire il passaggio da una mobilità individuale a una condivisa, potenziare la mobilità elettrica: questi e molti altri sono stati i temi toccati nella giornata di venerdì 20 novembre in occasione del quinto appuntamento di Montagna 4.0 FutureAlps, ospitato a Sondrio.

Montagna 4.0 FutureAlps

Come di consueto, la lunga giornata, coordinata da Maria Chiara Cattaneo, è iniziata al mattino, quando un centinaio di ragazzi delle scuole superiori appartenenti a sei istituti superiori della provincia, da Bormio a Chiavenna, hanno preparato le loro cartoline dal futuro ipotizzando possibili modelli di mobilità nel 2040; quanto emerso è stato discusso con operatori e stakeholder nel primo pomeriggio. Molti gli spunti e le “sfide”, fra cui Smart-info mobility, mezzi intelligenti a impatto zero, visioni di mobilità come servizio e strumento comunitario di welfare, nuove relazioni dinamiche fra pubblico e privato per scelte di futuro condivise. Il tutto è proseguito nel successivo incontro aperto alla popolazione che, nel rispetto della normativa anti-covid, si è tenuto da remoto. Ai saluti del Sindaco di Sondrio Marco Scaramellini e dell’assessore alla cultura Marcella Fratta ha fatto seguito l’intervento di Fabio Molinari, Dirigente dell’ Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, che ha sottolineato il valore di questo percorso formativo e la forte attualità del tema trattato, prepotentemente tornato alla ribalta con l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

Auto elettriche

Con un mercato delle auto elettriche in continua crescita, che ha visto immatricolare oltre 17.000 auto nel 2019, e con un trend positivo che si sta confermando anche nel 2020, la mobilità elettrica si sta decisamente affermando anche nel nostro Paese. I dati, illustrati da Davide Chiaroni del Politecnico di Milano MIP - Energy e Strategy Group, fanno rilevare nel 2019 un incremento del 19% nel numero complessivo di veicoli elettrici immatricolati rispetto all’anno precedente, trainato da passengers cars (+78%) e motocicli (+269%). Al contrario, le altre tipologie di veicoli tradizionali mostrano tassi di penetrazione sull’immatricolato molto contenuti con numeri poco rilevanti anche in rapporto allo stock complessivo di mezzi circolanti registrati in Italia. La mobilità elettrica, tuttavia, non include solo le auto; la tendenza decisamente significativa indica chiaramente come il passaggio all’elettrico sia molto più esteso e comprenda l’organizzazione della logistica dell’ultimo miglio, gli autobus, i motocicli e le biciclette. Accanto al tema della diminuzione degli inquinanti sta acquisendo maggior rilievo anche quello della condivisione. Attraverso car sharing, scooter sharing e bike sharing, la transizione verso l’elettrico e la mobilità condivisa si rafforzano. La condivisione dei veicoli comporta un utilizzo più efficiente di risorse, minori costi di gestione e manutenzione, prospettando soluzioni più circolari e sostenibili. La mobilità diventa Smart con la tecnologia V2X (Vehicle to Everything), che permette alle auto elettriche uno scambio di energia bidirezionale: non solo in entrata, per ricaricare il veicolo, ma anche in uscita, per interagire con altri soggetti interconnessi. Ciò comporta la possibilità di sfruttare l’energia delle auto elettriche quando non impiegate per gli spostamenti, suggerendo la possibilità di un loro utilizzo anche al di fuori del loro contesto tradizionale.

In Alto Adige

Esempi di azioni messe in atto per gestire una mobilità divenuta critica sono stati portati da Roberto Cavaliere, di NOI tech Park Bolzano. Il contesto dell’Alto Adige, caratterizzato da una presenza eccessiva di turisti, si trova a dover affrontare due importanti problemi: l’inquinamento di NO2 nel fondovalle e picchi di mobilità che si verificano nelle giornate piovose nei periodi di alta stagione, dovuti allo spostamento massivo dei turisti verso musei e centri culturali. Per contrastare queste problematiche, l’Alto Adige da anni propone a turisti e residenti una card che consente l’accesso a tutti i mezzi pubblici. Certamente ciò non è più sufficiente; occorre orientarsi verso un tipo di mobilità sempre più integrata e sperimentare nuovi modelli di gestione. Tra le azioni intraprese, vi sono la piattaforma informativa digitale Open Data Hub, ideata allo scopo di far confluire in tempo reale i dati relativi ai diversi settori e operatori del territorio, e l’attivazione di un servizio di bike-sharing in affiancamento al trasporto pubblico, che offre la possibilità di spostarsi dalle stazioni ferroviarie al centro città; nel dicembre 2019 è stato sperimentato uno Shuttle a guida autonoma elettrico per il trasporto passeggeri. Attraverso un progetto denominato BINGO (Broad Information Goes Online), l’Alto Adige mira ad introdurre un’architettura tecnologica aperta per la futura gestione del trasporto pubblico locale (TPL). Grazie a questa iniziativa sarà possibile far evolvere componenti esistenti (come il sistema tariffario e l'Alto Adige Pass) e, al contempo, introdurne di nuove, al fine di ottenere una migliore gestione complessiva del sistema di TPL e permettere lo sviluppo di servizi informativi più ricchi ed accurati per gli utenti. Già in fase di attuazione è il progetto BrennerLEC che si pone l’obiettivo di creare un "corridoio a emissioni ridotte" (LEC – Lower Emissions Corridor) attraverso l’implementazione e la validazione di una serie di misure, tra le quali la riduzione della velocità del 14% (è stato stimato che con tale riduzione diminuiscono del 20% anche le emissioni di NO2). Due, pertanto gli obiettivi conseguibili con la riduzione di velocità: minor inquinamento e diminuzione del traffico (grazie al mantenimento di una velocità uniforme da parte di tutti i veicoli). Innovativo anche il metodo adottato per incentivare comportamenti virtuosi che prevede il premiare chi diminuisce la velocità piuttosto che sanzionare chi non collabora.

Pratiche virtuose

L’adozione di pratiche virtuose è fortemente sostenuta dalla Comunità Europea; da qui l’invito di Cristina Cavicchioli, ricercatrice in RSE (società che si occupa di energia e ricerca sull’utilizzo sostenibile dell’energia) a utilizzare le opportunità europee per progetti che sostengono territori con caratteristiche comuni per attivare collaborazioni che vanno al di là dei confini. I progetti Interreg in atto nello Spazio Alpino sul tema tendono a incrementare le competenze della Pubblica Amministrazione per la pianificazione della Rete di ricarica dei veicoli elettrici (principalmente mobilità privata) attraverso una strategia comune e a identificare obiettivi e azioni condivise. Al contempo mirano ad incrementare la cooperazione tra il pubblico e il privato per promuovere la mobilità elettrica, in particolare nell’azione di pianificazione dell’infrastruttura di ricarica elettrica per il trasporto pubblico e nella logistica dell’ultimo miglio.

Parco Nazionale dello Stelvio

Azioni che incidono sulla mobilità veicolare e su forme di mobilità sostenibili sono state messe in atto anche dal Parco Nazionale dello Stelvio, come illustrato da Massimo Favaron. Un progetto, mirato a regolare e riordinare la mobilità veicolare nel paese di Santa Caterina, totalmente inserito nell’area protetta, ha previsto la limitazione al traffico nel centro urbano, l’istituzione del pedaggio
per percorrere la strada che conduce ai Forni, l’attivazione di linee di skibus per gli spostamenti all’interno del paese. Seppur attivato in tempi recenti, questo progetto ha portato risultati positivi nei termini di vivibilità del territorio, a favore di residenti e turisti. Iniziativa consolidatasi nel tempo nel territorio del Parco è inoltre la chiusura in date prefissate dei passi storici dell’Alta Valtellina al traffico dei veicoli a motore a favore delle biciclette. Per tutti gli appassionati del ciclismo e della natura, queste giornate si traducono in un’imperdibile opportunità per godere di un paesaggio unico. Il successo di questa iniziativa è confermato dai numeri: nell’edizione del 2019 sono state 12.000 le persone che hanno raggiunto il passo dello Stelvio in sella a una biciletta o alle e-bike. La bicicletta a pedalata assistita consente, infatti, anche a chi non ha allenamento di godere di questa preziosa opportunità.

Strategia coordinata di sviluppo rurale

Un ulteriore esempio di mobilità dolce, presentato nel corso dell’incontro per voce di Gianluca Macchi è Orobikeando. Il progetto, per il quale al momento è in atto lo studio di fattibilità, si propone di definire una strategia coordinata di sviluppo rurale per mezzo della valorizzazione delle eccellenze agroalimentari, tramite il consolidamento e la promozione della rete dei percorsi di mobilità lenta che mettano in collegamento, attraverso i passi storici, il territorio bergamasco con il versante valtellinese, fino all’area transfrontaliera del Bernina. Esso vede il coinvolgimento del GAL Valtellina: Valle dei Sapori (capofila), il GAL dei Colli di Bergamo e del Canto Alto, il GAL Valle Brembana 2020 e il GAL Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi. A livello locale, ciascun GAL coinvolto dal progetto, in sinergia con gli altri soggetti territoriali, svilupperà azioni da attivare in maniera capillare nell’intera area, coinvolgendo i principali attori in un processo partecipativo di valorizzazione territoriale. Lungo il percorso è prevista una ricca serie di servizi quali il noleggio bike, trasporto bagagli, punti di ricarica, approvvigionamento e sosta, integrazione intermodale.

A2A

A conclusione della serata, Manuela Baudana e Roberto Corona di A2A hanno dato testimonianza di come A2A, quale azienda storicamente attiva sul territorio, abbia deciso di investire sulla sostenibilità. Hanno illustrato la Ciclovia dell’Energia, progetto a servizio della collettività che vuole favorire il turismo nel rispetto del territorio valtellinese, composta di tre percorsi, distinti per tipologia e tracciato, in grado di soddisfare le differenti esigenze di chi la percorre. Inaugurato nel 2017, nel 2020 è stato dotato lungo il percorso di colonnine di ricarica per le bici elettriche: due colonnine a Cancano e due in Valgrosina (a breve ne sarà aggiunta una terza). Questo permetterà di poter ricaricare le proprie e-bike per godere ulteriormente dei paesaggi valtellinesi.

A Bormio

Il prossimo ed ultimo appuntamento di Montagna 4.0 FutureAlps si terrà a Bormio, mercoledì 2 dicembre 2020 e verterà su Eventi per il turismo alpino: quali benefici; condizioni e opportunità di sviluppo. All’incontro, coordinato da Maria Chiara Cattaneo, CRANEC - Università Cattolica del Sacro Cuore – Presidente Comitato Scientifico di SEV prenderanno parte Massimo Sertori, Assessore Enti locali, montagna e piccoli comuni – Regione Lombardia*, Loretta Credaro, Presidente della Camera di Commercio di Sondrio, Alessandro Nardo, Direttore Parco Nazionale dello Stelvio, Andrea Macchiavelli, Docente di Economia del Turismo - Università di Bergamo, Ernesto Rigoni, Esperto e docente di Business dello Sport e consulente Comitato promotore Campionati del Mondo di Sci alpino di Cortina, Sergio Schena, Componente Cda Comitato organizzatore dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026.

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