Patria dell'eccellenza

Mostra del Bitto: Valtellina patria dell'eccellenza per la produzione lattiero-casearia

Secondo l'analisi TEHA, il fatturato dell'industria lattiero-casearia in Italia ha raggiunto 24,8 miliardi di euro nel 2021 e rappresenta il 16% della filiera agroalimentare nazionale. Export da record a 5,8 miliardi (+11% vs. 2015). Valtellina patria dell’eccellenza lattiero-casearia con oltre 1.800 tonnellate di formaggi certificati all’anno.

Mostra del Bitto: Valtellina patria dell'eccellenza per la produzione lattiero-casearia
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Cresce il peso dell’industria lattiero-casearia all’interno della filiera agroalimentare nazionale: nel 2021, ha raggiunto un fatturato di 24,8 miliardi di euro, grazie a un aumento del 19% rispetto al 2015, classificandosi al 2° posto nella filiera agroalimentare nazionale (16%). Secondo i dati illustrati da The European House-Ambrosetti (TEHA) durante la presentazione della Tavola Rotonda “Il ruolo delle Denominazioni di Origine nello sviluppo del sistema lattieri-caseario nazionale: l’esperienza di una valle alpina” organizzato a Morbegno il 19 ottobre, in occasione della 117° edizione della Mostra del Bitto, la Valtellina, inoltre, contribuisce significativamente allo sviluppo sostenibile dell’industria lattiero-casearia, raggiungendo un fatturato di 84 milioni di euro di fatturato nel 2022, in aumento del +57% negli ultimi dieci anni.

Valtellina al top

"La Valtellina è un esempio emblematico di come le denominazioni di origine possano influenzare positivamente il mercato e il valore dei prodotti locali…" – ha commentato Benedetta Brioschi, Partner e Responsabile Food&Retail e Sustainability di TEHA – "… ogni anno si producono oltre 1.800 tonnellate di formaggi certificati in Valtellina, generando 23 milioni di euro di valore aggiunto e sostenendo 500 occupati nel settore".

Nel 2022, la filiera agroalimentare lombarda ha raggiunto un fatturato di 48 miliardi di euro, grazie a un aumento del 34% rispetto al 2015, confermandosi la prima regione in Italia per fatturato. Secondo i dati elaborati da The European House-Ambrosetti la regione si distingue anche nel settore delle produzioni certificate, con un fatturato di 2,5 miliardi di euro nel 2022, aumentato del 15% rispetto al 2021. Eccellenza anche nell’export: nel 2023 ha raggiunto vendite all’estero per 10,4 miliardi di euro, registrando un incremento dell'84% rispetto al 2015 e dimostrando la sua capacità di competere su scala globale. L’agroalimentare occupa 126.000 lavoratori in Lombardia e supporta la generazione di un valore aggiunto della filiera sia a monte, con 27,5 miliardi di euro, sia a valle, con 21,5 miliardi di euro, confermando la sua posizione di regione leader nel settore. La regione è anche un punto di riferimento per la qualità delle sue produzioni, essendo la terza in Italia per numero di produzioni certificate, con 75 prodotti DOP e IGP con Mantova, Brescia, Cremona, Sondrio e Lodi classificate tra le prime 20 in Italia per il valore della produzione certificata.

Primi in Europa

La filiera estesa dell’industria lattiero-casearia (che comprende allevamento, industria, distribuzione, intermediazione, distribuzione e i settori a monte e a valle) attiva un complesso ecosistema economico da monte a valle, con oltre 20 macro-filiere. Come emerge dai dati TEHA, la filiera estesa dell’industria lattiero-casearia abilita 24,5 miliardi di Euro di Valore Aggiunto, pari all’1,4% del PIL del Paese, e contribuisce al 7,3% della filiera agroalimentare estesa in Italia. In questo contesto, l’Italia è il 1° Paese in Europa per numero di formaggi certificati (57), davanti alla Francia (56).

 

L'export

A fine 2023 le esportazioni lattiero-casearie hanno raggiunto il record storico di €5,8 miliardi, con una crescita media dell’11% all’anno dal 2015 ad oggi, quasi il doppio rispetto al 6,7% dell’agroalimentare. “I prodotti lattiero-caseari – ha aggiunto Benedetta Brioschi – sono la terza categoria di esportazione italiana, con 5,8 miliardi di Euro, in crescita del +7,4% dal 2022”. Numeri che posizionano oggi l’Italia come terzo Paese al mondo per esportazione di prodotti lattiero-caseari, con una quota di mercato superiore all’11%. Inoltre, i formaggi italiani sono la seconda categoria di prodotto per incidenza delle certificazioni sul totale dell’esportazione (59,9%) e i prodotti lattiero-caseari sono associati ad un markup medio del 12,9% rispetto ai prodotti di esportazione non Made in Italy (+7,6 punti percentuali rispetto al markup medio delle produzioni agroalimentari italiane).

 

Patria dell'eccellenza

La Valtellina è la patria di molteplici eccellenze nell’industria lattiero-casearia, con un significativo valore generato per il territorio: ogni anno si producono oltre 1.800 tonnellate di formaggi certificati con l’attivazione di 254 operatori produttori di formaggi certificati. L’industria lattiero-casearia della Valtellina abilita quasi 100 milioni di Euro di fatturato ogni anno, trend che ha visto una crescita del +57% rispetto al 2015. L’industria lattiero-casearia della sola Provincia di Sondrio sostiene il 7,9% del fatturato, il 9,3% del valore aggiunto e il 13,4% degli occupati del totale del Food&Beverage locale. In un contesto in cui le produzioni agroalimentari e la tradizione culinaria si posizionano al primo posto tra i fattori di attrazione per i turisti stranieri che vengono in Italia, la Valtellina rappresenta una leva fondamentale per la valorazzazione dello straordinario patrimonio agroalimentare del nostro Paese.

 

 

 

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