Cisl, UIL e Cigl

Sciopero alla Galbusera: operai protestano per le condizioni lavorative

Ecco le problematiche messe sotto la lente dal sindacato.

Sciopero alla Galbusera: operai protestano per le condizioni lavorative
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Immagine d'archivio

Lo stabilimento di Cosio Valtellino della Galbusera SPA è teatro di un'azione di lotta sindacale, avviata il venerdì 23 giugno 2023, da parte dei lavoratori e delle lavoratrici sia diretti che in somministrazione.

Sciopero alla Galbusera

La protesta - fanno sapere i sindacalisti della Cisl, UIL e Cigl - è stata innescata da diverse problematiche che stanno gravando sull'ambiente lavorativo. A sostegno di tale iniziativa, è stato indetto uno sciopero di due ore giornaliere per i giorni 28, 29 e 30 giugno 2023.

I sindacati comunicano i motivi dello sciopero:

Gli operai hanno preso la decisione di intraprendere questa azione di protesta a causa di molteplici ragioni che stanno negativamente influenzando la loro condizione lavorativa. Di seguito sono elencati i principali motivi dello sciopero:

  1. Rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale: Le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale sono state interrotte dall'azienda. I lavoratori sono insoddisfatti della rigidità dell'azienda nel richiedere una proroga fino al 31 dicembre 2027 delle deroghe senza limitazioni riguardanti la durata e i rinnovi dei contratti di lavoro in somministrazione a tempo determinato.
  2. Premio di risultato: I dipendenti di Galbusera chiedono un aumento del valore del premio di risultato per i prossimi tre anni. Tuttavia, l'azienda si è dimostrata indisponibile ad accogliere questa richiesta, suscitando frustrazione tra i lavoratori.
  3. Carico di lavoro e stress: L'organizzazione del lavoro all'interno dell'azienda ha generato un aumento eccessivo del carico di lavoro individuale. Ciò ha portato a diffuse condizioni di stress tra i dipendenti, compromettendo il loro benessere e la loro salute.
  4. Criticità organizzativa: La forte criticità organizzativa ha avuto ripercussioni sulla pianificazione dei carichi di lavoro, con un impatto negativo sulla qualità dei processi produttivi. Questo ha generato un senso di insoddisfazione generale tra i lavoratori, che desiderano un ambiente di lavoro più efficiente e stabile.
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