La situazione

Provincia di Sondrio: un 2024 tra luci e ombre per industria, artigianato, commercio e servizi

Congiuntura IV trimestre e consuntivo proposto dalla Camera di Commercio.

Provincia di Sondrio: un 2024 tra luci e ombre per industria, artigianato, commercio e servizi
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Il 2024 si chiude per la provincia di Sondrio con un quadro economico sfaccettato, segnato da risultati contrastanti nei diversi settori. Se da un lato l’industria registra una crescita della produzione (+0,6%), in controtendenza rispetto alla contrazione regionale, dall’altro il commercio soffre con un calo del fatturato (-1,1%), in contrasto con l’andamento positivo della Lombardia. Anche il settore dei servizi mostra segnali di stabilità (-0,1%), mentre l’artigianato, pur registrando un incremento produttivo nel quarto trimestre, chiude l’anno con un risultato sostanzialmente piatto (+0,1%).

Questi dati delineano un territorio che, pur mostrando capacità di tenuta in alcuni comparti, risente ancora delle difficoltà economiche, evidenziando la necessità di strategie mirate per sostenere la competitività locale.

La situazione

A differenza del dato regionale, che risulta in contrazione (- 0,8%), la produzione industriale di Sondrio cresce dello 0,6%; cala dell’1,1% il fatturato del commercio, in controtendenza rispetto al risultato positivo regionale (+ 1,0%). Stabilità del fatturato per il settore dei servizi in provincia Sondrio (- 0,1%), a fronte di un significativo incremento registrato a livello regionale (+ 3,1%). L’artigianato è in linea con il risultato regionale, registrando un minimo incremento medio annuo della produzione (+ 0,1%) a fronte di una variazione nulla della media regionale.
La produzione industriale in provincia di Sondrio resta positiva nel IV trimestre (+ 0,7% tendenziale), con un incremento maggiore per il fatturato (+ 2,1%) e gli ordini esteri (+ 6,3%). Positiva anche la domanda interna (+ 0,8%), dopo i risultati negativi dei precedenti trimestri. Il mercato interno resta determinante per l’industria di Sondrio; grazie all’incremento della domanda estera la quota di fatturato estero sul totale sale al 20,3%.

Il quadro consuntivo 2024 per l’industria è positivo per la produzione (+ 0,6%) e in lieve flessione per il fatturato (- 0,3%). Più intenso il calo degli ordini interni nel 2024 (-1,0%) a fronte di un incremento degli ordini esteri (+ 0,6%).

A livello regionale, a fronte di 5 provincie che registrano un incremento della produzione nel 2024, si registrano 7 provincie in contrazione. Sondrio si posiziona tra le provincie in crescita registrando, come detto, una variazione media annua del + 0,6%, superata solo da Milano (+ 1,1%) e Lodi (+ 2,9%). Seguono Cremona (+ 0,5%) e Lecco (+ 0,2%). Tra le provincie in contrazione si segnalano per la maggior intensità della variazione: Como (- 3,8%), Brescia (- 2,1%), Mantova (- 2,0%), Pavia (- 1,5%), Bergamo (- 1,0%) e Varese (- 0,7%). In lieve calo la produzione di Monza e Brianza (- 0,3%).

Dopo i risultati negativi del primo semestre, il comparto artigiano conferma un incremento della produzione pari all’1,8% tendenziale, superiore alla media regionale, così come il fatturato totale, che migliora la performance crescendo del 2,7% nel quarto trimestre. Ancora in sofferenza gli ordini, che registrano una contrazione del - 1,4%, sia sull’estero che sul mercato domestico. La quota del fatturato estero resta secondaria per l’artigianato, seppure in leggera crescita rispetto al trimestre precedente.
Il quadro consuntivo del 2024 è caratterizzato dalla sostanziale stazionarietà della produzione (+ 0,1% la media annua) e dalla contrazione del fatturato (-1,1%) e degli ordini interni (-3%).

Nel contesto artigiano regionale, il dato consuntivo 2024 vede prevalere le provincie con livelli produttivi in crescita. Più intenso l’incremento della produzione di Monza e Brianza e Milano (+2,2%) e Cremona (+1,8%), mentre Lecco (+0,4%), Mantova e Varese (+0,3%) seguono con incrementi di produzione minimi. All’opposto, registrano il maggior calo dei livelli produttivi artigiani le provincie di Pavia (-3,7%), Brescia (-1,8%), Lodi (-1,3%) e, come detto, Sondrio (- 1.1%). Bergamo (-0,6%) e Como (-0,4%) seguono con variazioni meno intense.

Il settore del commercio al dettaglio registra una nuova svolta negativa del fatturato a fine anno (-2,4% tendenziale) con ordini in calo (-15,0% il saldo dei giudizi di aumento diminuzione) e saldo nullo tra le indicazioni di scarsità o esuberanza delle giacenze di magazzino.
Il quadro consuntivo 2024 è negativo (-1,1%) a causa delle riduzioni del secondo e quarto trimestre, che non vengono compensate dai deboli incrementi degli altri due trimestri.

Nel contesto regionale il fatturato del commercio di Sondrio si posiziona nel quadrante negativo (-1,1%), insieme a Monza e Brianza (-0,5%). Il risultato regionale positivo è quindi determinato dalle restanti provincie, con Brescia (+ 2,6%), Milano (+ 1,6%) e Bergamo (+ 1,1%) oltre la media regionale. Incremento minimo del fatturato per Varese (+ 0,1%) e poco più intenso per Lecco (+ 0,4%), Pavia e Como (+ 0,5%), Cremona (+ 0,6%), Lodi (+ 0,7%) e Mantova (+ 0,9%).
Il comparto dei servizi di Sondrio mostra un trend in leggero miglioramento, dopo la sensibile contrazione del secondo trimestre, con il fatturato in crescita moderata su base tendenziale a fine anno (+ 0,3%).

Il quadro consuntivo 2024 si chiude per i servizi della provincia di Sondrio con un minimo segno negativo (-0,1%), risultato che segna un assestamento dell’attività dopo i forti incrementi registrati degli anni precedenti.

Nel contesto regionale dei servizi tutte le provincie chiudono il 2024 con incrementi del fatturato, tranne Sondrio (-0,1%). In particolare crescono oltre la media Mantova (+5,6%), Lodi (+4,3%), Como (+4,0%), Milano (+3,6%) e Monza e Brianza (+3,2%). Meno intensa la crescita del fatturato delle provincie di Brescia (+2,8%), Bergamo (+2,4%), Pavia (+2,2%), Varese e Lecco (+1,8% entrambe) e Cremona (+1,1%).

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