Sanità e lavoro: Maurizio Landini a Sondrio indica le linee per una nuova Italia
Nel suo intervento all'assemblea della sigla sindacale di Sondrio, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha posto l'attenzione su temi fondamentali per il benessere della società. Ha evidenziato la grave situazione della sanità pubblica, dove milioni di persone non possono permettersi le cure necessarie a causa della mancanza di risorse finanziarie.
Sanità pubblica, riforma fiscale, aumento dei salari e cancellazione della precarietà. E' su questi temi tanto importanti che oggi, lunedì 8 aprile 2024, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini si è soffermato in occasione della sua partecipazione all’assemblea della sigla sindacale di Sondrio.
A fare gli onori di casa Guglielmo Zamboni, segretario generale della Cgil di Sondrio che, dopo il suo intervento, ha lasciato spazio all'ospite tanto atteso.
Maurizio Landini a Sondrio
"In Italia ci sono milioni di persone che non hanno la possibilità di curarsi perché non hanno soldi a sufficienza - ha detto Landini -. Nel nostro Paese 6 milioni di persone, pur lavorando, non arrivano a 11 mila euro lordi l’anno. Questa situazione non è più accettabile.
Noi chiediamo che il Governo vada a prendere i soldi dove sono, ossia dall’evasione fiscale, dalla rendita finanziaria e immobiliare. Occorre investire per fare assunzioni nella sanità di medici e infermieri e investire sul territorio. Inoltre - ha aggiunto Landini - C’è bisogno di investire per garantire il diritto allo studio e per cancellare la precarietà, perché i lavoratori devono poter svolgere la propria attività dignitosamente ed essere liberi senza ricatti. Contemporaneamente come Cgil abbiamo deciso di lanciare nelle prossime settimane una campagna di una raccolta di firme per proporre referendum abrogativi. Siccome il Parlamento, negli ultimi vent’anni, ha emanato leggi sbagliate e questo Governo le sta addirittura peggiorando anziché migliorarle, ci rivolgiamo direttamente ai cittadini.
La precarietà va cancellata e i diritti devono essere uguali per tutti".