Scopriamo il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina
Oggi riunisce i Consorzi di Tutela di 9 denominazioni DOP e IGP, generando un fatturato medio complessivo di circa 289,50 milioni di euro.
Se ne sente parlare spesso ma cos'è il distretto agroalimentare di qualità della Valtellina?
Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina
Formaggi, vini, bresaola, mele e pizzoccheri sono il “cuore” del nostro territorio e il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina si merita una menzione speciale: ricopre un ruolo chiave, testimoniato dai numeri presentati lo scorso giugno al forum Ambrosetti Food&Beverage.
Oggi riunisce i Consorzi di Tutela di 9 denominazioni DOP e IGP, generando un fatturato medio complessivo di circa 289,50 milioni di euro.
A recitare la parte del leone è la bresaola, con un valore alla produzione di 240milioni di euro, seguita da vino (24milioni), formaggi (14.500.000), mele (8milioni) e pizzoccheri (3milioni). Allargando il campo al settore agroalimentare in Valtellina si può notare un fatturato ex-factory di oltre 700 milioni, con una crescita media annua che supera il 6% (quattro volte la crescita media italiana).
E il DAQ rappresenta circa la metà di questo fatturato.
Ecco poi 2.500 imprese attive, ossia poco meno del 20% del totale (3,3 volte superiore alla media lombarda), con più di 7mila persone occupate. Infine l’export: il settore agroalimentare conta poco meno 100 milioni di euro, 90 derivanti dal food&beverage e 7 dai prodotti agricoli.