UniCredit per l’Italia, 10 miliardi a sostegno di Pmi e Terzo Settore
La banca ha presentato la terza edizione del piano, interamente dedicato ai settori produttivi e dei servizi
Un pacchetto di soluzioni finanziarie da 10 miliardi per sostenere pmi, micro-imprese e realtà del terzo settore. E’ quello che ha annunciato la dirigenza di Unicredit Italia nella giornata di mercoledì 7 febbraio, dal 29°piano della Unicredit Tower di Milano.
Taricani e Areni presentano il pacchetto Unicredit per l'Italia
La terza edizione di Unicredit per l'Italia
Dopo gli interventi per 8 miliardi attuati nel 2022 per consentire a famiglie e imprese di affrontare i rincari energetici e delle materie prime, seguiti dalla seconda edizione nel 2023 con iniziative per 10 miliardi per sostenere i consumi e fornire nuove risorse per lo sviluppo di specifici settori, la banca ha presentato una nuova edizione del piano "UniCredit per l'Italia" denominata "UniCredit per l'Italia - imprese", interamente dedicata ai settori produttivi e dei servizi, mette ora in campo un pacchetto di soluzioni finanziarie, assicurative e consulenziali finalizzate ad aiutare in modo particolare le piccole e micro imprese italiane a crescere, affrontare la transizione e diventare più competitive. Ha affermato Andrea Orcel, CEO di UniCredit e Head di UniCredit Italia:
"Le imprese italiane hanno dimostrato una straordinaria resilienza in un contesto di tassi elevati, inflazione e tensioni geopolitiche. Come banca, è nostro dovere aiutare le aziende a prosperare, in particolare quelle che hanno una missione sociale alla base”
Orcel ha poi sottolineato come lo scopo di UniCredit e di questo piano in particolare, sia quello di:
“consentire alle comunità di progredire, e questo vale ancora di più quando i tempi sono difficili. Sappiamo che il nostro ruolo è più critico che mai in questa fase della nostra storia economica e continueremo a fare tutto il possibile per realizzare questo obiettivo per tutti i nostri stakeholder".
Sostenere il tessuto imprenditoriale italiano
Alla base di questa scelta di Unicredit ci sono alcuni numeri: 4milioni, le piccole e medie imprese italiane ad oggi; 360mila associazioni del terzo settore con 4,6milioni di volontari; e 20mila, il numero delle imprese familiari in Italia. Ha spiegato Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia
“Continuiamo a sostenere le eccellenze del Made in Italy con un insieme di soluzioni finalizzate a supportarne lo sviluppo e la transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, con nuove risorse per gli investimenti e un rinnovato modello di servizio che ci consentirà di migliorare ancora la qualità del nostro supporto. Vogliamo in questo modo rafforzare le basi per garantire al Paese una crescita inclusiva e sostenibile a beneficio di tutti i territori"
Come saranno distribuiti i sostegni
I 10 miliardi saranno distribuiti su un numero diverso di aiuti, alcuni dei quali saranno rivolti a destinatari specifici, che Unicredit metterà a disposizione delle nuove imprese. In particolare un plafond di 1 miliardo di euro sarà destinato a specifiche forme di microfinanziamento e di microcredito con garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI, gratuita e pari all'80% dell'importo, nonché condizioni agevolate per le coperture dai rischi aziendali e iniziative di formazione dedicate, all'interno dei diversi programmi attivati da UniCredit.
Per quanto riguarda il sostegno agli enti del terzo settore invece 500milioni di euro saranno destinati a iniziative di supporto finanziario, al quale poi si aggiungono servizi dedicati, quali la piattaforma di fund raising “Ilmiodono” e i fondi di Carta Etica per sviluppo di progetti sociali. Il 40% delle risorse di Unicredit per l’Italia sarà invece destinato al supporto all'attività d'impresa nel Mezzogiorno, con particolare riferimento agli investimenti e alla nascita di nuove attività imprenditoriali. Per queste ultime, nell'ambito del programma Resto al Sud, è prevista la possibilità di accedere a contributi pubblici in conto interessi e in conto capitale.
Un miliardo sarà destinato all’agribusiness: per supportare gli investimenti delle imprese agricole e agroalimentari, dei processi di adeguamento tecnologico e digitale, della trasformazione in ottica sostenibile e in linea con le direttive europee sulla transizione green. Ed infine un miliardo è previsto anche per il finanziamento di specifiche strategie di investimento nel settore del turismo, quali: transizione green, innovazione tecnologica e riqualificazione alberghiera, e supporto al circolante anche tramite forme di ammortamento flessibili, che tengono conto della stagionalità degli incassi.