Technoprobe, sostenibile per vocazione: "Importante sensibilizzare su questi temi"
La multinazionale lecchese, attenta all’ambiente e al territorio, è un importante partner dei progetti green di Netweek
Innovazione e sostenibilità. Per le imprese questo è ormai un binomio fondamentale, che vediamo ben raffigurato in Technoprobe, multinazionale leader nel settore dei semiconduttori e della microelettronica, che sostiene i progetti dedicati all’ambiente del nostro gruppo editoriale Netweek e anche quest’anno nostro partner con “Facciamo fiorire la nostra Terra!” e “Facciamo fiorire la nostra scuola”.
"Importante sensibilizzare su questi temi"
Nonostante 21 sedi nel mondo, 5 in Italia - la sede centrale a Cernusco Lombardone, in provincia di Lecco, e poi Osnago, Agrate Brianza, Vimercate e Catania - con circa 1.700 dipendenti in Italia e 2.800 nel mondo, l’attenzione al territorio di origine non è mai venuta a mancare. Spiega Paolo Cavallotti, Communication & Marketing Manager di Technoprobe:
"E’ un progetto nel quale crediamo, fin dalla sua nascita, e ci fa piacere sostenere le iniziative dedicate al territorio e alle persone come quelle di Netweek" .
Quelle di Netweek ritiene siano ancora iniziative significative e necessarie?
"E’ un progetto che mette insieme ingredienti diversi, che lo rendono particolarmente virtuoso. Da un lato, l’aspetto divulgativo sulle tematiche ambientali, nelle quali crediamo fortemente. Technoprobe, da sempre, ha una vocazione green che parte dalla famiglia Crippa e dal suo fondatore Giuseppe Crippa, che ha sempre avuto personalmente una forte attenzione a questi aspetti e su cui è ancora molto attivo. Poi è una iniziativa rivolta al mondo delle scuole, che vuole parlare ai ragazzi per stimolarli a riflettere su questi temi. Dall’altro lato, è un progetto sul nostro territorio, un altro ingrediente importante perché Technoprobe, nonostante sia una multinazionale e lavori con clienti in tutto il mondo, ha un fortissimo legame col proprio territorio e quindi ci tiene a sostenere iniziative che siano a vantaggio della comunità".
Voi stessi da anni portate avanti nella vostra sede attività di orto sociale e riforestazione: come procedono?
"È nata nel 2023 la Fondazione Mariarosa e Giuseppe Crippa, nomi del nostro fondatore e di sua moglie, che si occupa di tutte le attività legate al Terzo settore. E dalla Fondazione è nata l’impresa sociale Cascina Andegardo - nome originario della cascina qui nella nostra proprietà - che da alcuni mesi ha preso la gestione del nostro orto aziendale, subentrando alla Cooperativa Paso con cui però continuiamo a collaborare su altri progetti. Cascina Andegardo si occupa quindi delle attività legate all’orto sociale, dando lavoro a persone in situazioni di fragilità, e ai vari interventi sul territorio, come la riforestazione di parte dei campi della proprietà andando a recuperare piante originarie della zona. Nelle aree verdi gestite da Technoprobe sono stati piantumati più di 200 alberi di specie arboree autoctone - come querce, faggi e castagni - che formano una vera zona boschiva, con lo scopo di realizzare un vero e proprio bosco, che una volta completato coprirà una superficie di oltre 65.000 mq. La Fondazione lavora ponendosi obiettivi importanti e in collaborazione con le amministrazioni pubbliche e le realtà presenti sul territorio".
Technoprobe, sostenibile per vocazione
Anche voi, come azienda, siete molto attenti a tutte le tematiche di sostenibilità.
"Un’attenzione che parte dalla vocazione del fondatore e della sua famiglia, appunto, e poi si estende a tutta l’azienda. Quando si diventa grandi le tematiche di sostenibilità diventano imprescindibili. Technoprobe ha iniziato su base volontaria, quando ancora non aveva degli obblighi, a fare una reportistica numerica sulle proprie attività rivolte alla sostenibilità e adesso, che è anche quotata in Borsa, ha istituito una dichiarazione non finanziaria che include tutti questi temi, andando oggi a coinvolgere tutte le nostre sedi estere. Un lavoro ampio, strutturato, che tocca tanti aspetti, sui quali poi coinvolgiamo i nostri stakeholder, sia clienti che azionisti e anche realtà del territorio, per farci guidare sugli ambiti di sostenibilità ritenuti più importanti e su questi cerchiamo di delineare i nostri obiettivi e le strategie, non solo con numeri ma anche con progetti di qualità".
Può fare alcuni esempi?
"Nel contesto dell'economia circolare, nel 2022 Technoprobe ha lanciato un nuovo progetto in collaborazione con un importante cliente per il recupero di componenti e astucci meccanici. Si sforza costantemente di ridurre i volumi di rifiuti derivanti dalle attività produttive e di ufficio. Inoltre, per incentivare i dipendenti ad utilizzare i mezzi pubblici, Technoprobe assume il 100% del costo del biglietto ferroviario annuale per ogni dipendente che lo utilizza e già nel 2018 l'azienda ha fornito ai dipendenti un servizio navetta gratuito per trasportarli dalla stazione ferroviaria al luogo di lavoro".