25 novembre, al centro dei comportamenti di ogni giorno
Il consigliere regionale di Forza Italia Ivan Rota propone la messa al bando "di brani spazzatura urlati da pseudo cantanti senza rispetto della donna"
Dopo l’ennesimo episodio criminale nei confronti di una giovane donna e le manifestazioni a condanna della violenza sulle donne celebrata in tutta Italia, martedì 28 novembre i lavori del Consiglio regionale della Lombardia sono iniziati con un minuto di silenzio a cui sono seguiti gli interventi di tutte le forze politiche.
Rota: "La giornata del 25 novembre deve essere al centro dei comportamenti ogni giorno dell’anno"
A nome del gruppo Forza Italia è intervenuto con ferme parole di condanna il consigliere Ivan Rota:
"Incomprensibile, intollerabile, inaccettabile quanto è sempre più notizia di cronaca: la violenza sulle donne e i tragici epiloghi che la accompagnano. Quanto accaduto a Giulia Cecchettin, anche in conseguenza del grande risalto mediatico di questi giorni, lascia un segno profondo nelle nostre coscienze e ci interroga sulle ragioni di questa follia. Se è vero, come è vero, che di 110 donne uccise da inizio anno per femminicidio 87 sono state vittime della sfera degli affetti, ambito dove il sentimento dell’amore dovrebbe rifuggire la violenza, risulta evidente che siamo in presenza di amori malati; perché? Purtroppo, è venuta meno l’educazione al rispetto, ci siamo scordati di trasmettere ai nostri giovani che insieme ai giusti diritti ci sono i sacrosanti doveri, un’intera generazione rischia di perdersi ammaliata da pseudo cantanti che sviliscono la donna inneggiando all’utilizzo del suo corpo con parole agghiaccianti. Risultato: persone fragili, immature, ansiose, possessive, narcisiste, non disposte ad accettare un no ed egoiste al punto di uccidere piuttosto che perdere sentimentalmente la propria donna".
Il 25 novembre tutta Italia si è ritrovata vicina ad una panchina rossa, cosa fare d’altro? Aggiunge Rota:
"Anzitutto rivalutare in famiglia il sano insegnamento di un 'no!'. Inserire all’interno delle scuole di ogni livello un’educazione al rispetto. Invitare il legislatore a proibire la diffusione di canzoni che offendono la donna e inneggiano all’abuso del suo corpo. Potenziare la rete sociale a tutela delle donne indifese. Evitare la strumentalizzazione politica a cui abbiamo purtroppo assistito anche in questi giorni. Tenere sempre alta l’attenzione facendo sì che ogni giorno sia il 25 novembre. Essere tutti, indistintamente, uomini e donne, educatori al rispetto e sentinelle in ogni ambito di vita, per cogliere ogni richiesta di aiuto e passare dalle facili parole a comportamenti altruistici".