Anci Lombardia interroga cittadini e sindaci

Qual è lo stato di salute dell'economia? Quali sono i servizi pubblici più apprezzati dai cittadini? E ci sono differenze tra quelli erogati dal Comune? dalla Regione? dallo Stato?  Sono queste alcune delle domande di estrema attualità che Ipsos ha rivolto un campione di 1.000 cittadini lombardi e 125 sindaci.

Anci Lombardia interroga cittadini e sindaci
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Qual è lo stato di salute dell’economia? Quali sono i servizi pubblici più apprezzati dai cittadini? E ci sono differenze tra quelli erogati dal Comune? dalla Regione? dallo Stato?  Sono queste alcune delle domande di estrema attualità che Ipsos ha rivolto un campione di 1.000 cittadini lombardi e 125 sindaci. Un lavoro che l’istituto di ricerca ha svolto in nome e per conto di Anci Lombardia. Veniamo ai quesiti.

Qual è lo stato di salute dell’economia?

Gli intervistati considerano la situazione italiana abbastanza negativa (50%) o molto negativa (22%) mentre i favorevoli sono in netta minoranza: molto positiva (3%) o abbastanza positiva (18%); i giudizi si ribaltano quando si esamina la posizione lombarda: molto positiva per il 6%  e abbastanza positiva per il 55%; il responso è sostanzialmente simile per la propria città di riferimento: 6% molto positiva e 50% abbastanza positiva.  Le attese circa la propria situazione economica personale nei prossimi mesi sono improntate alla fiducia. Il 23% degli intervistati si aspettano che migliori in Lombardia, mentre per il 53% rimarrà invariata.  Le attese circa la situazione economica in Lombardia si dividono tra miglioramento (39%) e nessuna variazione (41%).
Sui temi generali gli intervistati sostengono che la raccolta dei rifiuti è migliorata (18%) o positiva come prima (54%). Giudizi prudenti vengono espressi su sicurezza personale e ordine pubblico (migliorata per il 7% e positiva come prima per il 38%) e sulla mobilità e trasporti (7% migliorati e 37% positivi come prima). Prevalgono perplessità invece sui servizi sociali (negativi come prima per il 29% e peggiorati per il 17%) e il reddito individuale o familiare (31% negativo come prima e 19% peggiorato). In territorio decisamente sfavorevole figurano i giudizi sul controllo dell’immigrazione clandestina (27% negativo come prima e 24% peggiorato), il lavoro e l’occupazione (36% negativo come prima e 18% peggiorato), l’ambiente e l’inquinamento (36% negativo come prima e 24% peggiorato) e il costo della vita (39% negativo come prima e 28% peggiorato).

“Se lei fosse sindaco come spenderebbe i soldi?”

Gli amministratori locali ritengono che nell’ultimo anno le richieste di supporto dei cittadini siano complessivamente aumentate (54%) soprattutto quelle relative ai servizi sociali (64%). I sindaci nel corso di quest’anno pensano di aumentare la spesa sul fronte della manutenzione stradale e dei servizi sociali (66%), assistenza agli anziani (57%), servizi scolastici (53%), manutenzione verde pubblico (51%), raccolta rifiuti (50%), riqualificazione energetica (49%), impianti sportivi (41%) e vigilanza urbana (40%). Alla domanda “Se lei fosse sindaco come spenderebbe i soldi”  le priorità dei cittadini intervistati sono rivolte alla manutenzione (strade, verde, viabilità e trasporti) e ai progetti di welfare (contributi alle famiglie, sussidi ai cittadini svantaggiati) per il 24%, interventi più complessi e di più lunga realizzazione per migliorare la qualità della vita dei cittadini in futuro (15%) , interventi per garantire maggiore sicurezza (15%), interventi per migliorare i trasporti pubblici (10%) e iniziative culturali (6%).

Il rapporto tra cittadini e Comuni

I cittadini confermano un rapporto positivo con il Comune, pur con una visione meno idilliaca rispetto a chi governa. Gli intervistati infatti promuovono l’erogazione dei servizi comunali per il 60% (che secondo gli amministratori sale al 95%), la capacità di capire i bisogni della popolazione per il 51% (95% per i sindaci) e la velocità nel rispondere alle nuove esigenze per il 49% (87% per gli amministratori). Non a caso i cittadini ritengono che il ruolo dei Comuni dovrà essere sempre più importante (55%) mentre per i sindaci sale al 90%. Sul fronte dell’autonomia Ipsos sottolinea che secondo i cittadini ogni regione deve camminare con le sue gambe (40%) ma deve comunque garantire l’unità nazionale (43%).

Promossi i servizi di Regione Lombardia

Promossi a pieni voti i servizi offerti da Regione Lombardia: molto positivi per il 24% e positivi per il 45% Pensando ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione, gli intervistati  dicono che sono molto efficaci  (14%) e abbastanza efficaci (48%) quelli gestiti dal Comune; molto efficaci (11%) e abbastanza (41%) quelli della Regione; poco efficaci (32%) o per nulla efficaci (22%) quelli dello Stato. In particolare gli utenti dei trasporti pubblici giudicano molto positivo (16%) e positivo (55%) il servizio urbano ed extraurbano sui bus; molto positivo (33%) o positivo (48%) la Metropolitana milanese; più equilibrato invece i commenti sui servizi erogati da Trenord: molto positivo (12%), positivo (32%) mentre prevalgono le critiche negative (25%) e molto negative (23%) con un non sa quotato all’8% Promossi infine anche i servizi del sistema sanitario negli ultimi anni.

Quelli resi dai medici di famiglia sono migliorati (6%) o ugualmente positivi (57%), i servizi ospedalieri sono migliorati (4%) o positivi (52%), i servizi di emergenza e di Pronto soccorso sono migliorati (5%) o positivi (48%), mentre il servizio sanitario in generale è migliorato (5%) o positivo (51%).

Sindaci e Anci

Gli amministratori locali conosco e apprezzano le attività di Anci Lombardia. Lo rivela l’indagine Ipsos: i sindaci conoscono nel dettaglio Anci (37%) o conoscono superficialmente  Anci (58%), mentre il giudizio sull’attività è molto positiva (36%) o abbastanza positiva (44%) e apprezzano per l’84% il magazine “Strategie amministrative”.
L’attività della “Casa dei Comuni”, infine, secondo i sindaci, si è evoluta in molto molto positivo per il 36% o abbastanza positiva per il 44% Insomma promozione a pieni voti. Anche se qualcosa può e deve essere sempre migliorato.

Virginio Brivio, sindaco di Lecco e presidente di Anci Lombardia

«Per Anci Lombardia, associazione che rappresenta i Comuni lombardi, conoscere il giudizio dei cittadini e dei sindaci su temi che li riguardano da vicino come l’economia, la sicurezza, i trasporti, il welfare o i tanti servizi comunali, è fondamentale». Con queste parole Virginio Brivio, sindaco di Lecco e presidente di Anci Lombardia, spiega perché, per l’ottavo anno consecutivo, ha commissionato a Ipsos la ricerca ‘Le opinioni dei cittadini e dei sindaci lombardi nel 2019’. Una ricerca che la “Casa dei Comuni» promuove per rendere sindaci e cittadini partecipi di un sistema di governance più ampio e per confermare la volontà di lavorare insieme.
«Ciò che emerge nettamente dai riscontri avuti – aggiunge il presidente di Anci Lombardia – è la consapevolezza dei cittadini lombardi di vivere in una regione un passo avanti rispetto alle altre, una percezione che conferma l’andamento della Lombardia quale locomotiva d’Italia, ma che deve spingere e stimolare tutti i livelli istituzionali a fare sempre meglio.  Si è trattato di un lavoro che dà voce alle istanze dei cittadini e alla capacità di ascolto dei primi cittadini. Una capacità, quest’ultima, che fa ben sperare se sindaci e cittadini, interrogati rispettivamente su previsione di spesa e interventi prioritari da mettere in campo, hanno espresso le medesime priorità dichiarando necessari e urgenti un aumento di spesa per la manutenzione stradale e per i servizi sociali. Sono infine molto soddisfatto del giudizio positivo espresso sull’attività di Anci Lombardia, vuol dire che stiamo lavorando bene e che stiamo andando nella giusta direzione».

 

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