La manifestazione

Cgil e Uil in piazza contro la Legge di Bilancio. Venerdì il presidio davanti alla Prefettura

I segretari regionali: “Sciopero strumento necessario contro una manovra ingiusta”.

Cgil e Uil in piazza contro la Legge di Bilancio. Venerdì il presidio davanti alla Prefettura
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E’ cominciata la settimana di mobilitazione nazionale che Cgil e Uil hanno indetto per protestare contro una legge di bilancio ingiusta. Dal 12 al 16 dicembre 2022 sono programmate manifestazioni in tutte le regioni. La Lombardia sciopera venerdì 16 dicembre. A Sondrio è in programma per venerdì un presidio davanti alla Prefettura a partire dalle 16.

Cgil e Uil in piazza contro la Legge di Bilancio

“Il Governo non ha ascoltato le nostre proposte di riforme necessarie al Paese – ha dichiarato Alessandro Pagano, segretario generale Cgil Lombardia, alla conferenza stampa tenuta a Milano insieme a Enrico Vizza, segretario generale Uil Lombardia.

“Abbiamo chiesto una riforma del fisco – ha proseguito il leader Cgil -, il Governo ha risposto con la flat tax che segna il principio costituzionale della progressività fiscale, finanziando questa operazione anche attraverso la mancata indicizzazione delle pensioni. Abbiamo chiesto di intervenire sui bassi salari e l’insicurezza sul lavoro. Abbiamo chiesto di occuparsi delle emergenze legate al carovita che sta logorando il potere d’acquisto delle persone. Abbiamo chiesto di occuparsi dei più deboli e per tutta risposta il Governo interviene sul reddito di cittadinanza, con l’indice puntato sugli abusi che sono però fatti residuali mentre il reddito di cittadinanza è l’unica forma di sostegno di migliaia di famiglie in povertà. Nella manovra mancano risorse per i servizi pubblici. Un vero pasticcio nell’immediato e in prospettiva”.

“Il mondo è cambiato con la pandemia, la guerra e adesso la speculazione che sta interessando soprattutto il nostro paese”. Così Enrico Vizza, segretario generale Uil Lombardia. “A farne le spese sono lavoratori, famiglie, imprese. L’inflazione ha superato i 10 punti. Noi abbiamo presentato proposte che potevano essere risposte immediate. L’azzeramento dell’Irpef sulla tredicesima, per esempio, sarebbe stata una boccata d’ossigeno per le famiglie. Il caro bollette non si può più affrontare coi bonus.

Abbiamo chiesto un intervento sull’evasione fiscale che ci costa 110 miliardi ogni anno: queste risorse vanno recuperate. Attivando i condoni non si educano le persone a pagare le tasse. La manovra poi non parla ai giovani, anzi li penalizza e allarga il perimetro del precariato. La reintroduzione dei voucher è vergognosa, i voucher vanno aboliti. Per tutti questi motivi, per dire no ad una manovra ingiusta, lo sciopero è uno strumento necessario”.

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