Maroni non si ricandida in Regione, chi prenderà il suo posto?
Notizia clamorosa
Roberto Maroni, con tutta probabilità, non sarà più il candidato presidente di Regione Lombardia della coalizione di centrodestra. Il clamoroso colpo di scena è avvenuto oggi pomeriggio, domenica al termine del vertice svoltosi ad Arcore tra i leader di Forza Italia (Silvio Berlusconi), Lega (Matteo Salvini) e Fratelli d’Italia (Giorgia Meloni). Nel corso del summit è emersa l’indisponibilità del governatore uscente a restare in Lombardia per alcuni problemi personali. Quali non è dato di sapere. Stando ad alcune indiscrezioni non confermate, però, alla base di questa clamorosa e inaspettata decisione ci sarebbero pure alcuni contrasti maturati all’interno delle fila del Carroccio. Per sgombrare il campo da dubbi e polemiche Maroni ha convocato per la tarda mattinata di domani, lunedì, una conferenza stampa.
Possibili sostituti
Intanto iniziano a circolare i nomi dei possibili sostituti. Difficilmente Salvini e la Lega rinunceranno a indicare un proprio uomo. Le persone più papabili in questo momento sono
Attilio Fontana, ex sindaco di Varese, e
Giancarlo Giorgetti, deputato da cinque legislature, “mente economica” e personaggio di grande peso del Carroccio. Se invece, per una serie di accordi anche romani, il candidato dovesse toccare a Forza Italia allora tornerebbe in auge l’ex ministro della Pubblica istruzione
Mariastella Gelmini. Insomma una partita già definita da tempo - e confermata dallo stesso Maroni proprio in
un’intervista rilasciata al circuito Netweek quindici giorni fa - è destinata a riservare ancora qualche colpo di scena...
Lega e Forza Italia: questione di equilibri
Intanto la Lega rinnoverà in misura significativa anche la pattuglia regionale. La composizione del puzzle non è ancora completata perché prima bisogna superare due ostacoli di non poco conto. Il nuovo candidato presidente di Regione Lombardia, ma anche il candidato sindaco del centrodestra a Brescia. Partita, quest’ultima, complicatissima stante i rapporti tesi con Forza Italia. Il Carroccio vorrebbe schierare alla guida della coalizione uno dei suoi due “pezzi da 90". Si parla del consigliere regionale Fabio Rolfi o l’assessore Simona Bordonali, ma quasi certamente entrambi si ricandideranno in Regione.
Altre indiscrezioni
La squadra dei Lumbard, molto probabilmente, perderà il capogruppo in Consiglio regionale, il monzese Massimiliano Romeo, e forse l’assessore all’Ambiente, la bergamasca Maria Claudia Terzi, entrambi destinati a scendere nella Capitale. A Roma guardano con interesse anche i consiglieri regionali uscenti, i milanesi Fabrizio Cecchetti e Jari Colla. Un pensierino per il Parlamento lo coltivano pure Laura Molteni, consigliere comunale a Milano, Ettore Fusco, sindaco di Opera, e Andrea Crippa, responsabile dei Giovani Padani. Confermatissimi al Pirellone, invece, gli assessori Massimo Garavaglia, Cristina Cappellini, Francesca Brianza e Gianni Fava. Conferma quasi certa per i consiglieri uscenti Roberto Anelli, Antonello Formenti, Federico Lena, Donatella Martinazzoli, Emanuele Monti e Ugo Parolo.
Tra le new entry in pole position c’è innanzitutto Riccardo Pase, segretario della Lega in Martesana ed ex sindaco di Senago. Oltre a Claudio D’Amico, ex sindaco di Cassina de’ Pecchi, e Massimiliano Capitanio, vice direttore della Struttura stampa del Consiglio regionale.