rilancio di lavoro e occupazione

Contro una legge di bilancio ‘insufficiente’: la Cgil Sondrio chiama alla mobilitazione

Il sindacato annuncia il presidio del 12 dicembre contro una Legge di Bilancio ritenuta insufficiente, ingiusta e penalizzante per lavoratori, pensionati e giovani.

Contro una legge di bilancio ‘insufficiente’: la Cgil Sondrio chiama alla mobilitazione

La Cgil di Sondrio parteciperà allo sciopero generale proclamato per venerdì 12 dicembre, una giornata di mobilitazione nazionale contro una Legge di Bilancio ritenuta “del tutto insufficiente ai bisogni del Paese. Una manovra ingiusta, che penalizza lavoratori, pensionati e giovani”, come si legge nel comunicato diffuso dall’organizzazione sindacale. Nel capoluogo valtellinese l’iniziativa si concretizzerà in un presidio davanti alla Prefettura a partire dalle 10:30.

Legge di bilancio ingiusta

La Segretaria generale della Cgil di Sondrio, Michela Turcatti, sottolinea come la protesta voglia denunciare “una legge di bilancio ingiusta, che non risponde ai bisogni del Paese e delle persone, caratterizzata da austerità e prelievo fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati. Scioperiamo per salari più alti, servizi pubblici per tutti, di qualità, pensioni giuste”.

Secondo il sindacato, mancano investimenti essenziali nella spesa sociale, dalla sanità alla scuola, dalla casa al trasporto pubblico, dalla sicurezza sul lavoro alla non autosufficienza.

“Tutti elementi, cruciali, sempre più trascurati”, osserva Turcatti, ricordando che “negli ultimi 3 anni pensionati e lavoratori hanno versato 25 miliardi in più di tasse a causa del drenaggio fiscale, conseguente alla mancata indicizzazione dell’Irpef”. Una scelta che, denuncia la Cgil, colpisce esclusivamente redditi da lavoro e pensione, mentre “non penalizza chi è in flat tax, né le rendite o i profitti”.

Il comunicato evidenzia inoltre come il maggior gettito non sia stato destinato al rafforzamento della spesa sociale. “Con questa manovra la spesa sanitaria scenderà sotto il 6% del Pil, con un continuo impoverimento del perimetro pubblico, che ben conosciamo anche in provincia di Sondrio, a favore del privato”, afferma Turcatti. Una tendenza che, secondo la sindacalista, porta “sempre più persone a rinunciare a curarsi”, minando il diritto universale alla salute garantito dalla Costituzione.

Preoccupazioni vengono espresse anche sul fronte previdenziale:

“Altro che superamento della legge Monti-Fornero: questo governo ha saputo peggiorarla, con il risultato che andremo tutti in pensione più tardi e più poveri”, sostiene la Segretaria. La Cgil critica l’innalzamento dell’età pensionabile, la riduzione della flessibilità in uscita e le penalizzazioni per chi svolge lavori faticosi o discontinui. Particolare allarme riguarda giovani e donne, categorie che il sindacato ritiene “maggiormente penalizzate”, in un contesto di crescente deindustrializzazione in cui “l’unica occupazione che cresce è quella degli over 50”.

Il comunicato mette in evidenza la necessità di una strategia industriale orientata alla transizione ambientale e digitale e capace di generare nuova occupazione di qualità, una prospettiva che, secondo la Cgil, la manovra non contempla: “L’obiettivo è chiaro: tornare sotto la soglia fatidica del 3% nel rapporto deficit/PIL un anno prima di quanto previsto dai nostri impegni europei per poter aumentare le spese militari”.

Piano pubblico di investimenti

Nelle conclusioni, Turcatti richiama la necessità di un piano pubblico di investimenti che rilanci lavoro e occupazione.

La Cgil chiede “rinnovi di tutti i contratti nazionali di lavoro privati e risorse aggiuntive per quelli pubblici, rafforzamento della 14esima per pensionati e pensionate, stabilizzazioni dei precari, assunzioni e forti investimenti in sanità, istruzione, ricerca, trasporti, diritto alla casa e allo studio, non autosufficienza”. Il sindacato sollecita inoltre un contrasto deciso a precarietà, insicurezza sul lavoro, divari territoriali e di genere, e punta a “forti azioni contro evasione fiscale, grandi ricchezze ed extra profitti, perché le risorse vanno prese dove ci sono e redistribuite”.

“Non accettiamo un Paese che taglia su diritti e welfare per aumentare le spese militari – conclude la Segretaria generale della Cgil di Sondrio – ed è per questo che tutte e tutti dovremo scendere in piazza, per condannare una manovra che non risponde ai bisogni delle proprie cittadine e cittadini”.