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Da eroi a vessati? Scoppia il caso dei permessi ai lavoratori della sanità

Rifondazione solleva la questione delle difficoltà legare alla ex Legge 104.

Da eroi a vessati? Scoppia il caso dei permessi ai lavoratori della sanità
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Scoppia il caso dei permessi ai lavoratori della sanità che, stando a quanto denuncia Rifondazione comunista, si troverebbero in difficoltà nell'ottenere i permessi della Legge 104.

Il caso dei permessi ai lavoratori della sanità

"In questi giorni presso la nostra sede - si legge in una nota diffusa oggi, giovedì 11 giugno 2020, da Rifondazione comunista - sono giunte diverse segnalazioni da parte di lavoratrici e lavoratori del settore sanitario riguardanti la difficoltà di accedere all'istituto dei permessi ordinari e aggiuntivi ex legge 104, i cosiddetti congedi parentali, come previsto dai recenti decreti governativi relativi alla situazione pandemica. Ben consapevoli delle variegate fattispecie che sottendono le richieste, non vorremmo tuttavia che da parte dell’ASST locale prevalesse una interpretazione restrittiva delle normative volta a coprire strutturali carenze di organico. In tal caso si verificherebbe un ben triste paradosso per il quale si passerebbe da un pubblico processo di santificazione a una strisciante e incomprensibile vessazione di lavoratori e lavoratrici che tanto hanno fatto e dato in questi mesi difficili".

"Nessuno può negare un dir

"Siamo certi - prosegue la nota - che nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali di categoria sapranno adeguatamente rappresentare le legittime istanze dell’intero comparto e sorvegliare la piena applicazione delle norme a tutela di tutti quei lavoratori che versino in oggettive condizioni di necessità. Stando a quanto contemplato nel decreto “Rilancio”, risulta chiaro che tutti i lavoratori, compresi quelli del comparto sanità, possono fruire per i mesi di maggio e giugno dei permessi ex legge 104 già fruiti nei mesi di marzo e aprile 2020. Ed è altrettanto chiaro che non vi è possibilità alcuna per le Amministrazioni Pubbliche di negare tale diritto. Per quel che ci riguarda, provvederemo ad attivare un fattivo e sollecito monitoraggio della situazione e qualora si verificassero episodi che negassero tale diritto provvederemo ad attivare delle denunce".

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