Derivazioni idroelettriche: Scandella e Iannotti (Pd) chiedono a Regione Lombardia di premiare sicurezza e occupazione, escludendo i morosi
Il rinnovo delle concessioni per le derivazioni idroelettriche rappresenta un passaggio strategico per il futuro della Lombardia e, in particolare, per territori come la provincia di Sondrio, dove tali impianti costituiscono un pilastro dell’economia locale.
Regione Lombardia è chiamata a svolgere un ruolo cruciale nel rinnovo delle concessioni per le derivazioni idroelettriche. Premiare chi investe in sicurezza e occupazione sui territori e penalizzare chi non ha versato i canoni aggiuntivi dovuti: questa è la richiesta avanzata dai consiglieri regionali del Partito Democratico Jacopo Scandella e Michele Iannotti, attraverso un ordine del giorno collegato al Bilancio di previsione che sarà discusso la prossima settimana in aula.
Gestione attenta e responsabile
Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd, ha sottolineato la necessità di una gestione attenta e responsabile da parte della Regione.
“Con una delibera di Giunta del 30 giugno 2022, Regione Lombardia ha avviato il procedimento per valutare l’interesse pubblico in relazione ai diversi usi delle acque per le concessioni idroelettriche già scadute. Finora, sono state indette due procedure di riassegnazione per le grandi derivazioni idroelettriche ‘Codera-Ratti-Dongo’ e ‘Resio’, ma il rinnovo delle restanti concessioni rimane ancora da definire. Nel contesto del rinnovo, è fondamentale premiare gli investimenti mirati alla sicurezza dei processi e delle strutture connesse alle derivazioni idroelettriche, nonché alla qualità e quantità dell’occupazione locale. Allo stesso tempo, è indispensabile che la Regione si impegni a recuperare dai concessionari le somme relative ai canoni aggiuntivi dovuti per la prosecuzione temporanea delle concessioni scadute, insieme a tutti gli altri oneri dovuti. Chi non fosse in regola con questi pagamenti, essenziali per garantire servizi e investimenti nei territori, dovrebbe essere escluso dalle procedure di riassegnazione.”
Il ruolo strategico della provincia di Sondrio
La provincia di Sondrio, con le sue 9 grandi derivazioni idroelettriche su un totale di 18 in Lombardia, è al centro delle operazioni di rinnovo.
“Questi impianti rappresentano quasi il 70% della potenza nominale annua prodotta dagli impianti lombardi con concessione scaduta”, ha evidenziato Michele Iannotti, segretario provinciale del Partito Democratico. “Per questo motivo, è essenziale che accanto agli aspetti economici, nel processo di rinnovo delle concessioni scadute, si dia priorità alla sicurezza idraulica e ambientale degli impianti, nonché alla tutela e alla creazione di posti di lavoro. La nostra provincia, negli ultimi 40 anni, ha perso quasi 1.000 posti di lavoro nel settore idroelettrico. Questa è un’occasione irripetibile per invertire la rotta e garantire maggiore occupazione di qualità, recuperando molti dei posti perduti.”
Secondo Iannotti, le concessioni rappresentano non solo una risorsa economica ma anche un’opportunità per rilanciare il tessuto occupazionale e rafforzare la sicurezza delle infrastrutture idroelettriche, vitali per il territorio.
Un appello alla responsabilità
L’appello dei rappresentanti del Pd sottolinea l’importanza di coniugare lo sviluppo economico con la tutela del territorio e delle sue comunità. La proposta mira a garantire che le concessioni idroelettriche non siano gestite esclusivamente con logiche di profitto, ma diventino uno strumento per rafforzare la sicurezza, la sostenibilità e l’occupazione nei territori interessati.