Elezioni europee, Silvana Snider si è presentata ufficialmente a Sondrio

Valori, terra, gruppo, comunità. Parole che si fondono in una: uomo, inteso come persona da mettere al centro di ogni azione politica.
Questo, in estrema sintesi, il progetto di Silvana Snider, in corsa alle Europee per la Lega. L’unica rappresentante della nostra provincia candidata per un posto al Parlamento di Bruxelles e Strasburgo. Questa mattina, venerdì 10 maggio 2024, la presentazione ufficiale nella sede della Lega a Sondrio.

Elezioni europee, Silvana Snider si è presentata

Alla presentazione erano presenti l’assessore regionale Massimo Sertori e il segretario provinciale Lorenzo Grillo Della Berta.  Entrambi, in apertura hanno sottolineato un aspetto peculiare di Snider: il suo radicamento sul territorio, la sua capacità di ascoltare le persone che lo vivono e la sua conoscenza delle istanze di un territorio decentrato come il nostro. E quindi di provare a risolvere le criticità.

Con Sertori che ha aggiunto: «E’ una donna che studia, che approfondisce. E questo è fondamentale per superare la politica dei “like” e della non conoscenza. Che poi porta l’Europa a farsi condizionare dalle lobby per scelte che poi ricadono nelle direttive e quindi sulla vita quotidiana di tutti».

Le parole d'ordine di Snider: valori, terra, gruppo, comunità e uomo

E proprio questa volontà di rappresentare il territorio, o meglio «la terra», come l’ha definita, è il fulcro del messaggio lanciato dalla candidata leghista a un seggio europeo. Che, per parlare dei valori è partita dalla sua famiglia: il marito, tre figli e tredici nipoti. «Perché la famiglia è la prima essenza della formazione di una comunità attraverso i valori», ha detto. Valori che, ha ricordato, sono quelli del gruppo - diversi i militanti presenti - con un ricordo a chi non c’è più: «Perché loro mi hanno aiutata a crescere con i valori che sono quelli della Lega: terra, comunità, gente. E ascolto, perché la politica deve saper ascoltare».

I valori che Silvana Snider vuole ora portare in Europa, quella che «è nata per assicurare la pace e oggi si trova una guerra ai propri confini: nessuno deve andare in guerra» e che si traducono, appunto in un’unica parola: uomo. «Deve essere sempre al centro - ha specificato - Al centro di tutto. Perché l’uomo che è inserito nella sua comunità deve essere messo nelle condizioni di inventare come raggiungere obiettivi condivisibili, ma che non possono essere applicati in maniera identica in ogni luogo».

Il riferimento è alle auto elettriche, alle case green, alla transizione ecologica... «Un obiettivo che tutti riteniamo essenziale, ma in una terra come la nostra, in montagna, va raggiunto usando le risorse che abbiamo a disposizione - ha concluso - Penso all’acqua per produrre energia, alla filiera bosco-legno. La sostenibilità deve essere declinata nelle comunità per essere anche economica».