Verso il voto

Elezioni regionali, il Pd presenta i candidati locali: "Con Majorino corriamo per vincere"

Sanità, trasporti e attenzione verso la formazione dei giovani al centro delle proposte dei Dem.

Elezioni regionali, il Pd presenta i candidati locali: "Con Majorino corriamo per vincere"
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Presentazione ufficiale dei candidati locali del Pd alle elezioni regionali in sostegno a Pierfrancesco Majorino con una parola d'ordine chiara: "Corriamo per vincere".

Elezioni regionali, il Pd presenta i candidati locali che sostengono Majorino

Questa mattina, martedì 3 gennaio 2023, nella sede del partito, i candidati nel collegio della nostra provincia, Michele Iannotti e Alba Rapella (che in passato è stata amministratore e sindaco di Morbegno) hanno spiegato i motivi della candidatura e le priorità. Con il primo - segretario provinciale, ex assessore e vicesindaco di Sondrio, oggi consigliere di opposizione - che ha ribadito un concetto già espresso proprio da Majorino (QUI LA VIDEO INTERVISTA) qualche settimana fa a Sondrio.

"Con Majorino corriamo per vincere. Vincere per cambiare il governo regionale dopo ventotto anni di disastri in molti settori, a cominciare da sanità, infrastrutture e trasporto ferroviario. Siamo consapevoli che il percorso non è facile, ma noi ci crediamo. E ci credono anche moltissimi lombardi, visti i dati sul gradimento di Majorino".

E ha aggiunto: "Il cambiamento non passa spostando il voto dalla Lega a Fratelli d'Italia, ma attraverso un progetto alternativo e diverso. Noi e la coalizione in cui ci troviamo crediamo sia la volta buona, ci sono elementi positivi oltre a un progetto alternativo".

E ancora: "C'è una destra spaccata in due, da una parte Fontana e dall'altra Letizia Moratti. Loro sono la continuità, Moratti è stata assessore fino a poco fa. Altro elemento è che questa volta si vota in modo disgiunto dalle Politiche. E si vota per dare fiducia a continuità o per scegliere il cambiamento. Noi siamo l'alternativa e il cambiamento. A chi è scontento chiediamo di guardare a noi".

I temi del Pd nella corsa per la Regione

I temi sottolineati dai due candidati del Pd sono in parte quelli che Majorino aveva anticipato durante la sua visita a Sondrio. E che spaziano dalla sanità al trasporto ferroviario, dalla declinazione della specificità montana alla scuola e alla formazione professionale e universitaria. Chiaramente declinati sul territorio e con un occhio sempre puntato alla scandeza olimpica.

E proprio sulla sanità si è soffermato Iannotti: "In questi anni è stata depotenziata sul territorio. Sono stati ridimensionati gli ospedali anche guardando a risparmi di natura economica: questo ha fatto calare le prestazioni e aumentare disagi che ci sono tuttora, anche dopo l'emergenza Cvid, come dimostrano le liste d'attesa. Oggi per una tac ci vogliono due anni... Alla sanità di montagna guardiamo con interesse dentro un progetto che da noi ha una peculiarità perché in montagna i servizi, tutti i servizi, costano di più. Quindi servono più risorse : vanno potenziati i distretti e valorizzatele case di comunità, che non significa tagliare il nastro di strutture vuote che non hanno mai funzionato. E poi la mancanza di personale che è tema ricorrente dappertutto e va affrontato con incentivi per chi sceglie di lavorare qui:  assunzioni in deroga, borse di studio. Senza dimenticare la telemedicina che è fondamentale in un territorio come il nostro, ma serve una rete che la supporti".

Con Rapella che ha puntato l'attenzione in particolare sui i servizi che riguardano i più fragili perché, ha detto, "alle richieste, per mancanza di personale, mancano risposte".

Il nodo trasporti e la formazione professionale e universitaria

Altri due nodi, strettamente connessi, sono i trasporti ferroviari e la formazione professionale e universitaria. E se Iannotti ha parlato della necessità di un bando d'appalto per la gestione che sia europeo e superi l'affidamento a Trenord con l'opzione di puntare anche a miglioramenti sensibili della linea attraverso raddoppi del binario che oggi è unico, Rapella ha evidenziato anche un altro tema.

"Sui trasporti paghiamo l'abbandono della ferrovia da parte della Regione - ha detto - E non riguarda solo i tempi di percorrenza da e per Milano, visto che potrebbe essere un collegamento tra i nostri centri. E' impensabile che il trasporto locale sia lasciato solo alla viabilità automobilistica privata. Molti studenti oggi usano mezzi privati per andare a scuola. È compito nostro garantire a studenti e lavoratori un percorso in sicurezza. Anche perché nella nostra provincia chi non ha l'auto non trova lavoro. E spesso vediamo persone costrette a percorrere chiloemtri ogni giorno in bicicletta o monopattino per andare a lavorare... Senza trasporti non c'è diritto allo studio e al lavoro".

E parlando proprio di giovani ha aggiunto: "Frequentare l'Università per noi è costoso. È giusto che gli atenei siano fuori provincia, perché bisogna andare, conoscere. Ma abbiamo studenti che pendolano per frequentare l'università perché è costoso vivere a Milano o Pavia. Nel Morbegnese per anni alcune fondazioni hanno facilitato la frequenza universitaria, ma deve essere un'opzione per tutti i ragazzi che vivono in territori periferici.

C'è poi la questione della formazione professionale che è in capo proprio alla Regione e deve essere in continuo dialogo con imprese locale. Le esigenze variano e la formazione ha bisogno di cambiamento e aggiornamento continuo anche per gli insegnanti. Ai ragazzi si devono proporre modalità di apprendimento innovative, investendo anche sulla formazione degli insegnanti".

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