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Fase post covid: grazie al Partito Democratico la Lombardia cambia rotta

Due mozioni del PD per garantire test a tariffe standard e tamponi gratuiti, e a stilare un Piano di sanità territoriale post emergenza.

Fase post covid: grazie al Partito Democratico la Lombardia cambia rotta
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Regione Lombardia opera una decisa inversione di rotta e prende un impegno reale per la fase post Covid. «E questo grazie alle tante, continue, puntuali insistenze del Gruppo regionale del Pd», sottolinea Raffaele Straniero, consigliere dem. Sono state, infatti, approvate, in una delle ultime sedute di consiglio regionale, due mozioni presentate proprio dal Pd che impegnano la Giunta Fontana a garantire test a tariffe standard e tamponi gratuiti, e a stilare un Piano di sanità territoriale post emergenza.

Tampone gratuito

Nel primo caso, la Regione dovrà rendere gratuito il tampone effettuato dopo il test sierologico positivo, che oggi viene rimborsato solo se il tampone stesso risulta positivo, condurre uno studio epidemiologico mediante test sierologici sugli over 65, indicare ai laboratori privati una tariffa standard per gli stessi test e prevedere un percorso agevolato per le aziende che vogliono effettuarli sui propri dipendenti. Dunque, di fatto, «una svolta che chiediamo da tempo, inascoltati, e che ha visto finalmente d’accordo anche le forze di maggioranza. Ora speriamo che si possa recuperare il tempo perduto», si augura Straniero.

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Potenziare la sanità

Ma grazie alla seconda mozione Pd, la Giunta si impegna a mettere in campo altre diverse azioni. Innanzitutto c’è l’impegno a rendere obbligatori i vaccini antinfluenzali per gli over 65 e le persone più fragili o a rischio. Inoltre, «alla Lombardia arriveranno 550 milioni di euro dal Governo per la sanità, il che consentirà di prevedere assunzioni di medici e infermieri necessari all’organizzazione di un’infrastruttura territoriale sanitaria. Sarà possibile quindi potenziare le Unità speciali per la continuità assistenziale, investendo le risorse per pagare le prestazioni», conclude il consigliere Pd.

Il Gruppo regionale del Pd ha dato parere negativo al Piano di promozione turistica votato in Commissione Attività produttive. «Si tratta di uno strumento che dà risposte inadeguate alla gravissima crisi che ha colpito il settore a seguito della pandemia – spiega Raffaele Straniero, consigliere dem e componente della Commissione –. La Regione avrebbe dovuto stanziare risorse maggiori. Invece, ora sono previsti soltanto 23,9 milioni di euro, di cui 17 milioni di risorse Fesr e 6,9 milioni di risorse proprie. Troppo poco. Molte altre Regioni hanno varato misure a fondo perduto per diversi milioni di euro complementari a quelle nazionali e a parziale ristorno delle perdite subite. La Lombardia no».

Il Pd, dal canto suo, ha proposto «un bonus vacanze aggiuntivo a quello nazionale, di destinare risorse alla formazione del personale, di prevedere contributi a fondo perduto per le aziende a parziale ristorno delle perdite, di sostenere il trasporto turistico, in particolare la navigazione dei laghi. Richieste rimaste lettera morta», lamenta Straniero.

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