Giugni contro Salvini: “Meno slogan e più fatti”

Il candidato sindaco del centro sinistra interviene sul comizio avvenuto a Sondrio domenica scorsa.

Giugni contro Salvini: “Meno slogan e più fatti”
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Continuano le polemiche sulle frequenti visite del vice premier Matteo Salvini a Sondrio. Dopo il sincaco uscente Alcide Molteni, interviene con un comunicato anche il candidato sindaco Nicola Giugni che riportiamo qui in versione integrale.

Slogan da stadio di Matteo Salvini

Voglio riportare il dibattito sulla Città, tralasciando gli slogan da stadio e le battute di cattivo gusto di domenica sera, che, tra l’altro, hanno associato il nostro vino, la bresaola ed i pizzoccheri all’acidità di stomaco, facendo loro una pessima pubblicità, mentre le nostre eccellenze agroalimentari chiederebbero un’efficace comunicazione estarna per attrarre più turismo a Sondrio.

In concreto

Restando quindi sul concreto, in queste settimane ho parlato di importanti investimenti economici per la Città, già finanziati e che lo saranno attraverso una corretta gestione del bilancio comunale: 17 milioni di euro per la Piastra, da utilizzare per il suo rilancio economico e sociale, attraverso la sistemazione del centro commerciale e degli edifici Aler, la manutenzione del verde e degli altri spazi comuni, il miglioramento dell’illuminazione pubblica e l’installazione di videocamere, anche per soddisfare la richiesta di sicurezza che proviene dal quartiere.
4 milioni di euro per le Frazioni, che chiedono parcheggi, marciapiedi protetti, garanzie di continuità per le scuole, manutenzione del verde e della sentieristica, interventi volti a fermare lo spopolamento di luoghi che rappresentano le nostre antiche origini e la nostra storia di Città Alpina.

Contatto con i cittadini

Questa campagna elettorale mi ha messo in profondo contatto con i miei concittadini, che chiedono di partecipare maggiormente alle scelte: è necessario pensare a forme più efficaci di condivisione, come possono essere i consigli di quartiere e i consigli di frazione, assemblee pubbliche da tenere in luoghi come, per stare agli esempi fatti, l’Auditorium della Piastra e le Scuole delle Frazioni.

Dopo il voto di domenica prossima si tornerà in Consiglio Comunale e i temi da trattare saranno questi, che interessano realmente Sondrio, e che il mio avversario diretto pare aver dimenticato, convinto che l’appoggio esterno di un big della politica possa essere più vantaggioso nelle urne.

Strumentalizzazione politica

La gente fatta venire da fuori Città per riempire la piazza, la strumentalizzazione politica di temi delicati, che un rappresentante dello Stato dovrebbe affrontare efficacemente nelle sedi competenti, non in una tranquilla cittadina di ventimila abitanti che deve andare al voto decidendo serenamente, non facciano dimenticare che dopo il varo, nel 1993, della legge per l’elezione diretta dei sindaci, il ballottaggio è una partita a sé, giocata ai tempi supplementari e ricominciando da zero, con l’attenzione rivolta alle persone e ai programmi, non ai partiti e alle ideologie.

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