Iannotti: "Vaccini anti influenzali insufficienti, la Regione ha minimizzato la questione"
Il Pd: "Ora si attivi immediatamente per risolvere il problema: ne va della salute dei cittadini"
Il quadro epidemiologico dato dal Coronavirus suggerisce a tutti, ed in particolare agli anziani e alle persone fragili, di sottoporsi ad una adeguata copertura antinfluenzale; peccato che i vaccini non ci siano. Non per tutti. Non in Valtellina e Valchiavenna così come nel resto della Lombardia. A lanciare l'allarme è la segreteria provinciale del PD della provincia di Sondrio guidata da Michele Iannotti, che ha raccolto numerose testimonianze di cittadini giustamente arrabbiati per queste lungaggini che si potevano evitare.
Vaccini, le accuse di Iannotti alla Regione
“Già dal mese di luglio - ricorda in una nota il segretario Iannotti - il gruppo regionale del PD aveva denunciato i notevoli ritardi nell’approvvigionamento dei vaccini e avvertito che se non si fosse intervenuto immediatamente ci sarebbero stati problemi. Per tutta risposta l’assessore al Welfare Giulio Gallera ci ha tacciati di allarmismo. Ci sarebbe piaciuto sbagliare, ma la realtà di questi giorni dice che avevamo ragione”. La nota del Pd valtellinese e valchiavennasco prosegue: "Lo stesso Gallera ha dovuto ammettere, di fronte alle difficoltà evidenti, che qualcosa non è andato per il verso giusto. Con la fine dell’estate i nodi sono infatti venuti al pettine: il primo quantitativo di dosi di vaccino ordinato era insufficiente per coprire le vaccinazioni in programma e si è arrivati addirittura a pagare il prezzo di ogni vaccino più del doppio di quello sostenuto in altre regioni. Il risultato è che i medici della provincia di Sondrio non hanno vaccini a sufficienza e che i centri vaccinali fanno fatica a gestire le prenotazioni. Tutto questo caos disincentiva i cittadini a chiedere di fare il vaccino e questo è un elemento assolutamente negativo: la vaccinazione di massa contro l’influenza deve essere garantita perché i sintomi del Covid-19 sono sovrapponibili in larga parte a quelli dell’influenza stagionale ed è quindi ovvio che, per il medico, il poter escludere che si tratti di influenza è un aiuto importante".
"Non possiamo perdere altro tempo"
“Non possiamo più perdere tempo - insiste Iannotti - La salute dei cittadini è prioritaria e deve essere garantita. I vaccini sono importanti e devono essere somministrati a più persone possibili e nel più breve tempo; dovevano essere disponibili già dal mese di ottobre in modo da affrontare la prima ondata epidemica di novembre e invece si comincia a somministrarli solo in questi giorni con un numero di dosi assolutamente insufficiente in rapporto alla richiesta. Quello del ritardo nella somministrazione è l’ennesimo esempio di una cattiva gestione della sanità in Lombardia dovuta alla mancata programmazione di una Regione, a guida leghista, che manca di una visione d’insieme e non è in grado di rispondere ai giusti bisogni dei cittadini”.
"La Regione si attivi subito"
Il Pd provinciale conclude: “Il presidente Fontana con gli assessori Gallera e Sertori, che rappresenta i cittadini della nostra provincia a Milano, si attivino immediatamente per risolvere questo problema, raccogliendo il malcontento e ascoltando le tante voci di medici e di cittadini, senza perdere ulteriore tempo; non possiamo arrivare a chiudere la somministrazione dei vaccini a fine stagione quando oramai non servirà più”.