La Fontina diventa valtellinese: è bufera

Crosio: "Di questo passo il Bitto diventerà genovese e lo Sforzato ungherese"

La Fontina diventa valtellinese: è bufera
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La Fontina diventa valtellinese e scoppia la bufera sull'offerta proposta da una società della grande distribuzione.

La Fontina diventa valtellinese

La fontina, tipico formaggio valdostano, sul volantino di un’insegna della grande distribuzione è diventata valtellinese. E, peggio ancora, ne esistono varianti prodotte lontano alle Alpi, addirittura in Danimarca. Una vicenda che ha scatenato una vera e propria bufera anche politica. Il senatore leghista Jonny Crosio attacca: "È scandaloso che accada tutto ciò. Se la legislazione vigente non è in grado di proteggere i nostri prodotti tipici è necessario integrarla o cambiarla. Di questo passo il Bitto diventerà genovese e lo Sforzato ungherese. Come Lega Nord ci batteremo anche contro il Ceta che penalizza le produzioni italiane. Compresi vini e formaggi valtellinesi. Per noi è un no convinto e lo difenderemo in Parlamento contro un governo che propone la ratifica dell’accordo".

La difesa dei prodotti tipici

Crosio chiede che i prodotti tipici siano difesi e che i marchi indichino realmente le zone di produzione. "C’è una pericolosa deriva che dobbiamo fermare. Prodotti tipici che dovrebbero essere tutelati dai marchi europei sono in realtà alla mercé di truffatori e incompetenti. Persone che con dolo o semplicemente per superficialità ne minano il buon nome e la reputazione. Così li espongono a rischi enormi sul mercato. Con il collega valdostano Albert Laniece ci faremo promotori di un’interrogazione per chiedere tutele maggiori per i prodotti tipici. Lo Stato deve difendere le nostre eccellenze agroalimentari per il valore economico ma anche in quanto espressione della storia e della cultura dei nostri territori".

 

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