Il senatore Jonny Crosio illustra la posizione del Carroccio contro il Ceta
Crosio: "Daremo battaglia contro il Ceta"
«La Lega è da sempre contro il Ceta e darà battaglia in Parlamento. Coldiretti dovrebbe sensibilizzare il Governo e il Pd - ribadisce il senatore Jonny Crosio - Da tempo abbiamo evidenziato i pericoli derivanti dall’adozione del Ceta per la nostra agricoltura e per i nostri produttori: come Lega Nord ci siamo sempre opposti agli accordi sottoscritti dall’Unione europea con altri Stati che penalizzano le nostre eccellenze agroalimentari a vantaggio delle produzioni che nulla hanno di peculiare e di tradizionale. Una penalizzazione evidente per l’Italia che potrebbe ripercuotersi in maniera molto negativa su tutto il settore, con ricadute dal punto di vista occupazionale. Nelle aule del Parlamento, dove il Ceta verrà discusso e posto in votazione, la Lega è pronta a dare battaglia per difendere i nostri prodotti».
Il trattato commerciale approderà in Parlamento
Il senatore Jonny Crosio ribadisce la posizione del suo partito nei riguardi del Ceta, il trattato commerciale tra Unione europea e Canada che approderà in Parlamento per ottenere il via libera alla ratifica, nei giorni in cui si sovrappongono le iniziative per sensibilizzare i parlamentari a votare ‘no’, prima fra tutte quella della Coldiretti che ha organizzato una manifestazione a Roma.
La Lega per prima ha denunciato i pericoli del trattato
«Non è corretto rivolgersi indistintamente a tutti i parlamentari quando ci sono posizioni che li differenziano - continua il senatore Crosio -. Quelli pronti a votare per la ratifica del Ceta, come dimostrato dal recente passaggio nella commissione Affari esteri del Senato, sono innanzitutto quelli del Pd, partito con cui la Coldiretti ha condiviso la campagna, risultata fallimentare, per il ‘sì’ al referendum. Oltre a Mdp, a Forza Italia e al senatore Mario Monti, che pure hanno votato a favore del Ceta. La Coldiretti dovrebbe quindi rivolgersi al Governo e al partiti che lo sostengono in Parlamento. Noi della Lega Nord non dobbiamo essere sensibilizzati da nessuno perché per primi abbiamo denunciato i pericoli del trattato e non smetteremo di lottare per impedirne la ratifica»