Presidio a Sondrio contro il Ddl Sicurezza: mobilitazione davanti alla Prefettura
La Camera del Lavoro ha convocato una manifestazione per lunedì 30 settembre dalle 16 alle 17:30 davanti alla Prefettura di Sondrio, alla quale sta aderendo la rete dell’associazionismo e dei partiti politici di opposizione.
Lunedì 30 settembre, dalle 16:00 alle 17:30, Sondrio si unirà alle numerose città italiane che stanno manifestando contro il disegno di legge Sicurezza (Ddl Sicurezza), un provvedimento fortemente contestato dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni e dai partiti politici di opposizione. La Camera del Lavoro ha convocato un presidio davanti alla Prefettura di Sondrio, al quale stanno aderendo diverse realtà locali.
Contro il Ddl Sicurezza
Il Ddl Sicurezza viene percepito come una minaccia alla democrazia, poiché limita il diritto di manifestare e introduce nuove fattispecie di reati penali contro chi occupa strade o spazi pubblici, minando così la libertà di espressione. I promotori del presidio sostengono che questa norma rappresenti un grave attacco alla partecipazione democratica, colpendo le mobilitazioni sindacali e le iniziative collettive volte a difendere i diritti dei lavoratori, in particolare nei momenti di crisi aziendali.
Uno degli aspetti più critici del Ddl, secondo i manifestanti, è l’introduzione del reato di "resistenza passiva", che colpirebbe ogni forma di protesta pacifica, rendendo illegale anche il dissenso non violento. Viene inoltre denunciata l’estensione delle misure repressive, come l’incarcerazione di donne incinte o con figli sotto l’anno di età, e il peggioramento delle condizioni nei centri di detenzione per migranti.
Il Governo, accusato di adottare politiche esclusivamente repressive, è nel mirino dei manifestanti per l'accento posto sulla sicurezza in termini di punizione e controllo, senza affrontare alla radice problemi sociali come la disoccupazione e il precariato. In particolare, si sottolinea come il carcere continui ad essere visto come uno strumento punitivo anche in situazioni di protesta legittima contro condizioni disumane, sia nelle carceri che nei contesti lavorativi.
La protesta contro il Ddl Sicurezza si pone anche in aperta critica verso la recente decisione del Governo di abolire i crimini contro la pubblica amministrazione, che secondo molti, potrebbero agevolare infiltrazioni mafiose. Inoltre, i manifestanti lamentano la mancata risoluzione delle carenze strutturali delle forze di polizia, che continuano a operare con organici insufficienti e senza adeguate risorse per il rinnovo dei contratti.
Il presidio di Sondrio ha raccolto l'adesione di numerose associazioni e organizzazioni locali, tra cui Agenzia per la Pace, ANPI Sondrio, ARCI Lecco Sondrio, Articolo3, Cooperativa AltraVia, Federconsumatori Sondrio APS, PD Sondrio, Rifondazione Comunista Sondrio, e molti altri. L’elenco degli aderenti continua ad aggiornarsi, segno della crescente preoccupazione per i rischi che questo disegno di legge potrebbe comportare per la democrazia e i diritti civili in Italia.