territorio prevalentemente montuoso

Rischio idrogeologico: "La Regione garantisca le risorse necessarie al Comune di Sondrio"

Il PD cheide che la Regione metta in condizione il Comune di Sondrio di gestire le emergenze idrogeologiche

Rischio idrogeologico: "La Regione garantisca le risorse necessarie al Comune di Sondrio"
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“La Regione Lombardia deve risolvere la particolare situazione normativa che riguarda il capoluogo della provincia di Sondrio, in tema di trasferimento di risorse economiche per la gestione delle emergenze idrogeologiche e/o di altre calamità naturali” dichiarano il capogruppo del PD in Consiglio regionale Fabio Pizzul e il segretario provinciale del PD Michele Iannotti.

Rischio idrogeologico

“La città di Sondrio per la sua particolare conformazione morfologica – continuano i rappresentanti dem - vede gran parte del suo territorio situato in una zona montuosa, soprattutto nelle frazioni di Triangia, Mossini-Sant’Anna, Ponchiera, Arquino e Triasso e ha di conseguenza un alto livello di attenzione per il rischio idrogeologico.

Sono molte le aree che si possono considerare “sensibili”, e ogni anno l'Amministrazione comunale di Sondrio deve far fronte con risorse proprie, destinate ad altri interventi di manutenzione straordinaria, per risolvere questi tipi di problemi.

Si tratta a volte di interventi che impegnano 200/300 mila euro ad evento franoso, cifre di non poco conto" chiosa Michele Iannotti.

Pronto intervento

Questo avviene in quanto la Deliberazione della Giunta Regionale N. 8/3400 del 26/10/2006 stabilisce che i Comuni al di sopra dei 20.000 abitanti, avendo (con ogni probabilità) un bilancio autonomo destinato al finanziamento delle opere di “pronto intervento” (non è il caso del comune di Sondrio), devono provvedere con fondi propri alla realizzazione delle stesse e, solo nel caso di accertata difficoltà di bilancio da parte del Comune, la Regione può concorrere al finanziamento delle opere stesse nella misura massima del 50% dell'importo complessivo dell'intervento. Nei provvedimenti regionali approvati successivamente (DGR X/1033 del 05/12/2013 e DGR XI/1779 del 17/06/2019), il criterio dei 20.000 abitanti è rimasto invariato.

“E’ evidente, urgente ed inderogabile – a parere di Pizzul e Iannotti - la necessità di modificare questa norma, garantendo al comune di Sondrio le risorse economiche per far fronte a questi tipi di interventi, evitando che vengano sottratte ad altri tipi di manutenzione straordinarie come quelli delle strade, dei marciapiedi, degli edifici scolastici o degli impianti sportivi”.

Risorse necessarie

A tale scopo - dichiara il capogruppo Pizzul - abbiamo presentato, come gruppo consigliare del PD, un Ordine del giorno e un emendamento, che verranno discussi nelle prossime sedute del Consiglio Regionale, previste nelle giornate del 15,16 e 17 dicembre, affinché vengano messe a disposizione del comune di Sondrio le risorse necessarie attraverso una modifica normativa che individui, per i comuni con popolazione superiore a 20.000 e sino a 25.000 abitanti, i relativi stanziamenti economici nell’ambito del Bilancio preventivo regionale dell’anno 2022 e di quello pluriennale”.

“Ci auguriamo - concludono Pizzul e Iannotti - che questa richiesta possa trovare la condivisione della maggioranza del Consiglio Regionale ed in particolare dei rappresentanti istituzionali del territorio, come il consigliere regionale Simona Pedrazzi e l’assessore alla Montagna Massimo Sertori, per porre rimedio ad una disparità di trattamento che mette ingiustamente in difficoltà il capoluogo dell’unica provincia interamente montana della Lombardia”.

 

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