Consiglio regionale

Sicurezza nelle discipline sportive invernali, c’è l’ok dell’Aula

La nuova legge

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“Regione Lombardia aggiorna la normativa in materia di sicurezza per le discipline sportive invernali. In particolare, sono state adeguate le disposizioni relative alle aree sciabili attrezzate e alle piste in esse ricomprese, vengono ampliati i contenuti dell'elenco regionale delle piste destinate agli sport sulla neve, si impone una norma per quanto riguarda il posizionamento dei defibrillatori e, inoltre , viene introdotto un articolo sulle norme a favore degli sciatori con disabilità”.

Così Curzio Trezzani (Lega), ha illustrato la legge, approvata nella sessione pomeridiana dei lavori del Consiglio regionale, che adegua la legge regionale 26/2014 alle disposizioni del decreto legislativo n° 40 del 28 febbraio 2021.

Sicurezza nelle discipline sportive invernali, c’è l’ok dell’Aula

Il provvedimento risponde all'intento del legislatore statale che ha provveduto a ridisciplinare la materia della sicurezza nella pratica nelle discipline sportive invernali , anche mediante l'abrogazione della quasi totalità delle disposizioni contenute nella legge 24 dicembre 2003, n. 363 (Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo), che precedentemente regolava il medesimo settore.

Le modifiche alla legge regionale arrivano a valle di un percorso di ascolto e confronto della competente Commissione consigliare, presieduta da Trezzani, con gli stakeholder del settore: impiantisti, Areu, Cai, guide alpine, maestri di sci...

Il dibattito in Consiglio regionale

Nel corso del dibattito in Aula sono stati respinti tre emendamenti presentati dal Consigliere Luigi Piccirillo (Gruppo Misto) e un ordine del giorno a firma Raffaele Erba (M5S) per la costituzione di un fondo rotativo per la transizione energetica degli impianti sportivi di montagna.

L’esponente pentastellato annunciando il voto di astensione del suo gruppo si è rammaricato per “l’occasione persa”.

"Senza l’approvazione del nostro odg - ha osservato - il provvedimento, che pure è condivisibile, risulta ‘monco’. Non si è colta l’opportunità di andare incontro agli operatori del settore colpiti dal caro energia e di avviare una necessaria transizione energetica”.

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