Sicurezza sul lavoro: il PD alza la voce in Consiglio regionale
Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd e capogruppo in Commissione Attività produttive: "I numeri forniti da osservatori indipendenti forniscono un quadro complessivamente molto preoccupante per i nostri territori in tema di sicurezza sul lavoro”
Prevenzione e formazione nei luoghi di lavoro devono diventare una strategia e una scelta politica, con più risorse per mettere in sicurezza i processi produttivi e con più ispettori, più controlli e un coordinamento degli interventi.
Mozione urgente
Per questo il Gruppo regionale del Pd ha presentato una mozione urgente, votata all’unanimità dall’Aula, che impegna la Giunta su tre punti: convocare subito una riunione del ‘Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro’ per verificare, con le parti sociali, l’attuazione della legislazione sulla sicurezza sul lavoro; includere e sviluppare all’interno della proposta di modifica della legge 23 sulla sanità regionale una medicina del lavoro in grado di prevenire gli infortuni, formare le aziende e i lavoratori e di vigilare sui luoghi di lavoro; adoperarsi affinché vi sia collaborazione tra il mondo delle imprese, le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni.
Sicurezza sul lavoro
“La fondamentale prevenzione della diffusione della pandemia non deve spostare l’attenzione dalla ripresa dei ritmi produttivi in corso a scapito della sicurezza sul luogo di lavoro – spiega Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd e capogruppo in Commissione Attività produttive –. Non solo i fatali episodi delle ultime settimane, ma anche i numeri forniti da osservatori indipendenti forniscono un quadro complessivamente molto preoccupante per i nostri territori in tema di sicurezza sul lavoro”.
Un decesso
Secondo i dati dell’Inail, in provincia di Lecco le denunce d’infortunio a marzo 2020 sono state 337, mentre a marzo 2021 sono state 262. Complessivamente, nel trimestre gennaio-marzo 2020 sono state 903, in quello 2021 853. Non si sono contati morti per tutto il 2020, mentre uno è stato registrato nel trimestre gennaio-marzo 2021.
“Le denunce di infortuni nel primo trimestre 2021 sono inferiori rispetto al 2020, ma purtroppo è stato registrato un decesso in questi ultimi mesi – conclude Straniero –. Questo ci spinge ancora di più a pensare che l’imminente avvio del percorso legislativo di revisione della legge sul sistema sociosanitario lombardo rappresenta un’opportunità per affrontare in modo radicale il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro”.