Dopo tre mesi estivi segnati dalla sostituzione del servizio ferroviario con autobus a causa dei cantieri sulla linea, Azione Sondrio torna a chiedere un deciso cambio di passo nella gestione del trasporto pubblico locale.
Disastro
Secondo il movimento, il servizio sostitutivo si sarebbe rivelato “un disastro”: pullman sovraffollati che non si fermavano alle fermate, corse anticipate e numerosi disagi per gli utenti, giudicati “poco accettabili”. Ora, con il ritorno della ferrovia, la priorità è migliorare la qualità complessiva del servizio, già compromessa dai ritardi cronici che caratterizzano il sistema ferroviario lombardo.
Il Responsabile Provinciale di Azione Sondrio, Carlo Bordoni, sottolinea l’urgenza di affrontare la questione con un approccio strutturale:
“La Provincia di Sondrio ha bisogno di essere connessa meglio con il resto del territorio lombardo anche per salvaguardarne l’attrattività economico-sociale, perché dove vi è isolamento è molto difficile che vi sia crescita e sviluppo”.
Disservizi
Un problema che, secondo Azione, riguarda l’intera regione. Come ricorda la Referente Trasporti Eleonora Lavelli, “disservizi sulla rete ferroviaria lombarda sono quotidiani in tutti i territori” e richiedono “una riflessione attenta sulle loro cause”.
Per questo, il partito chiede al governo della Regione Lombardia un impegno concreto e costante, a partire dal rispetto rigoroso dei contratti con il gestore del servizio ferroviario e con RFI.
“Non serve puntare il dito su qualcuno – afferma ancora Azione – ma è indispensabile garantire finalmente un servizio di qualità”.