La proposta

Zone Logistiche Semplificate, approvata all'unanimità la richiesta di istituirle nelle aree montane e di confine

Voto unanime oggi in Consiglio regionale.

Zone Logistiche Semplificate, approvata all'unanimità la richiesta di istituirle nelle aree montane e di confine
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Istituire Zone Logistiche Semplificate anche in Lombardia, in modo da creare migliori condizioni economiche e fiscali e favorire lo sviluppo produttivo e occupazionale. Lo prevede la Proposta di Legge al Parlamento approvata questa mattina, martedì 19 ottobre 2021, all’unanimità dal Consiglio regionale, presieduto da Alessandro Fermi, e che consentirà fra l’altro di attuare importanti misure di sburocratizzazione.

Attualmente l’opportunità di istituire le ZLS, prevista da una normativa europea anche per le Regioni più sviluppate, è riservata esclusivamente alle aree portuali. Con la proposta che ha ricevuto il via libera stamattina, la Lombardia chiede invece al Parlamento di intervenire per autorizzarne l’estensione alle aree confinanti con paesi extra UE (ad esempio la Svizzera), nelle zone montane e nei luoghi dove è presente un’infrastruttura aeroportuale, nonché nelle aree destinate alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione.

Zone Logistiche Semplificate nelle aree montane e di confine

Nello specifico, il provvedimento prevede che le ZLS riguardino le aree collocate in prossimità del confine con Paesi extra-UE, che necessitano di interventi di rilancio del tessuto produttivo diretti a fronteggiare la crisi del commercio e dell’imprenditoria causata, in buona parte, da crescenti fenomeni di delocalizzazione; le aree interne, in particolare montane, dove occorre intervenire per ridurre il divario socioeconomico esistente con gli altri territori e contrastare lo spopolamento, perseguendo uno sviluppo sostenibile assicurando nel contempo l’erogazione di servizi a favore delle rispettive comunità; le aree caratterizzate dalla presenza di un aeroporto, che necessitano, al pari delle aree portuali, di speciali condizioni per attrarre investimenti, soprattutto in settori come logistica e commercio;  le aree destinate alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione, dove sono indispensabili condizioni di favore per supportare la realizzazione di progetti ambiziosi per migliorare la qualità della cita dei cittadini.

I commenti

Per il relatore Mauro Piazza (Lega) “è una proposta di legge in cui Regione crede moltissimo per sostenere il rilancio dell’attrattività dei nostri territori. Il documento si pone di far fronte ai problemi di delocalizzazione, superare il divario socio-economico delle aree montane, rendere le aree destinate alla ricerca poli di innovazione tecnologica e operare per attrarre investimenti e capitali”.

“Con questo atto chiediamo al governo - spiega l’assessore a enti locali, montagna e rapporti con la Confederazione Elvetica, Massimo Sertori - che queste zone speciali vengano estese anche ai territori di confine, alle aree montane e negli aeroporti, consentendo di beneficiare di agevolazioni fiscali e semplificazioni. In base alla vigente legislazione statale nelle regioni più sviluppate le ZLS possono essere istituite nel numero massimo di una per regione, a condizione che nella regione sia presente almeno un’area portuale. Quindi, nel caso della Regione Lombardia, solo in aree comprendenti le zone portuali di Cremona e Mantova. Riteniamo invece che anche queste ulteriori aree presentino peculiarità tali da giustificare l’applicazione di speciali condizioni che possano attrarre investimenti e, di conseguenza, favorire lo sviluppo produttivo ed occupazionale. Le nuove ZLS, al pari di quelle già previste per le aree portuali, potranno così beneficiare di importanti misure di semplificazione amministrativa e burocratica nonché di incentivi fiscali, in analogia a quanto previsto a favore delle Zone Economiche Speciali (ZES) previste per le regioni del Mezzogiorno".
“Grazie a questa proposta di legge che Regione Lombardia presenterà al Governo - afferma il sottosegretario ai rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba - si permetterà alle nostre aziende di beneficiare di agevolazioni fiscali, sgravi burocratici così da essere maggiormente competitive rispetto alla concorrenza. Inoltre questa proposta di legge creerà per i territori di confine nuove opportunità, attirando nuovi investimenti per le nostre imprese locali".

Le condizioni per istituire le Zone Logistiche Semplificate

Le condizioni per il riconoscimento delle agevolazioni sono le stesse già previste per le attuali ZES e ZLS nelle aree portuali. Pertanto,
le imprese devono mantenere le attività nella ZLS per almeno 7 anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti, ed inoltre non devono trovarsi in stato di liquidazione o di scioglimento;
l’agevolazione concernente il credito d’imposta è concessa nel rispetto di tutte le condizioni previste dalla normativa UE sugli aiuti a finalità regionale compatibili con il mercato interno.

Sotto l’aspetto procedurale, infine, anche le nuove ZLS dovranno essere istituite con DPCM, sulla base di una proposta presentata dalla Regione corredata da uno specifico piano di sviluppo strategico.

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